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PRIDE, IL SINDACO NON CI SARÀ

Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino non sarà presente al Pride perché “non si sentirebbe molto nella parte”. La festa finale non sarà al parco della Colletta ma probabilmente a Collegno.

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Si è svolta stamattina presso la Regione Piemonte una conferenza stampa per fare il punto sulla grande parata GLBT del Torino Pride di sabato 17 giugno. Il coordinatore Enzo Cucco ha lamentato che «nella brochure ufficiale dell’Europride di Londra ci sono molte imprese tra cui American Airlines e British Airways ma anche la Lavazza che però ha detto no al Pride di Torino. C’è persino la pagina ufficiale della Polizia e del governo sia svizzero che sudafricano. Vogliamo invece ringraziare chi ci ha dato una mano gratuitamente: Metropolis di Luciano Casadei, Freecard e Postcard e molti media tra cui Radio Flash, Radio Radicale, Gay.tv e Gay Radio.

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Viste le polemiche, vogliano ricordare che il Pride è un’iniziativa di tipo politico, viviamo in un paese dove la comunità GLBT non ha gli stessi diritti degli altre persone. Lo slogan che aprirà il Pride riporterà la scritta: “Uguali diritti. Se non ora quando?”.
Saranno presenti anche alcune testate giornalistiche da Olanda, Svizzera, Inghilterra, Francia, Belgio e Spagna. Teniamo molto al convegno europeo del 16 giugno. Purtroppo non siamo riusciti a chiudere l’accordo col parco della Colletta per cui abbiamo chiesto a ‘Colonia Sonora’ di ospitare la festa finale. Abbiamo contattato il sindaco di Collegno: siamo in attesa, moderatamente ottimisti. Abbiamo fatto circolare l’appello ‘Io ci sarò’: ha risposto un lungo elenco di importanti personalità politiche e non, tra cui il Presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti e il Ministro per le Politiche Comunitarie e per il Commercio Emma Bonino che però il 17 sarà in Turchia.

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Molti deputati hanno confermato la presenza. Abbiamo invece letto molto stupiti la dichiarazione del sindaco (Sergio Chiamparino, n.d.r.): “Credo che per essere presente sia necessario condividere tutti i contenuti della manifestazione in tutte le sue parti e in questo caso non mi sentirei molto nella parte”. Questa posizione non ha nessuna base di tipo politico: la città di Torino insieme a Regione e Provincia ha aderito completamente a tutto il Pride dando il suo patrocinio e anche il sindaco ha firmato il messaggio di benvenuto. È incomprensibile. Chiediamo alle istituzioni di essere presenti anche col gonfalone. Se posso finire con una battuta, ho come l’impressione che la classe politica di questa città sia come le mucche che quando mangiano fanno il bolo: è come se i nostri politici avessero un bolo fatto di imbarazzo e fastidio quando si parla del Pride».
Christian Ballarin ha inoltre ricordato l’importanza che «la legge 164
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Christian Ballarin ha inoltre ricordato l’importanza che «la legge 164 sia interpretata correttamente affinché sul documento delle persone transessuali possa essere riportato il nome consono».
Elio Bresso ha poi spiegato che «il convegno del 16 si articolerà in più sezioni, al mattino e al pomeriggio, avrà ospiti a livello europeo e il giorno prima ci sarà un importante incontro che è finalizzato alla costituzione di una rete territoriale italiana per programmare questo tipo di iniziative. Speriamo di riuscire a portare a Torino l’organizzatore del Pride di Mosca, fortemente contestato».
Roberta Padovan ha infine riportato importanti dettagli sulla parata: «La manifestazione del 17 giugno sarà un banco di prova fondamentale per capire se saremo riusciti a coinvolgere la cittadinanza e il resto del paese. Solo da Arcigay sono stati finora prenotati 30 autobus, ci saranno 26 carri, alcuni con bilico di 12 metri tra cui uno a cura della Cgil incentrato sul tema dei diritti delle persone transessuali e transgender e uno curato dal Covo Lesbiche di Torino, un’associazione costituita per supportare il Pride. Su questo grande carro colorato ci sarà la stragrande maggioranza delle associazioni lesbiche italiane. Apriranno il corteo le cheerleaders con un costume originale che unirà il giallo e blu della città al viola del Pride e seguirà una banda che dobbiamo ancora scegliere. Il concerto di Antonella Ruggiero verrà aperto da Simona Salis».
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