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Prima i sassi e poi i pugni: aggressione omofoba a Latina

Tre amici escono da un bar per andare in pizzeria e due ragazzini li insultano e lanciano pietre contro di loro. Non contenti, li inseguono in pizzeria e ne aggrediscono uno: la prognosi è di 5 giorni

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Doveva essere una normale serata in pizzeria con gli amici e si è trasformata nell’ennesimo episodio di omofobia cui le cronache ci hanno ormai abituati.
Giovanni Gioia, 26 anni, truccatore e drag queen,  intorno alle 21.30 di sabato si trovava con un paio di amici in piazza del Popolo a Latina quando decidono di avviarsi verso la pizzeria in cui avevano deciso di cenare. Lungo la strada, in una zona piuttosto buia, il terzetto viene preso di mira da un paio di ragazzi molto giovani, tra i 17 e i  18 anni, che Giovanni identifica come due rumeni. "Non stavamo facendo nulla di particolare – racconta Giovanni a Repubblica.it -, io non ero neanche vestito in maniera appariscente. All’improvviso e senza alcun motivo, hanno raccolto delle pietre, e me le hanno tirate contro, urlando insulti come ‘frocio’ e ‘ricchione di merda’".

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I tre non reagiscono: la zona è buia, non c’è nessuno, neanche un locale o un bar e le cose potrebbero degenerare velocemente. Meglio proseguire verso la pizzeria. Giunti alla loro destinazione Giovanni e i suoi amici si siedono ad un tavolo all’aperto e ordinano le loro pizze ad una cameriere convinti che la cosa si fosse già chiusa. Ma sbagliano, I loro due aggressori li raggiungono al tavolo e uno sorprende Giovanni alle spalle e poi gli dà un pugno in faccia che lo stordisce. "Sono caduto all’indietro – continua Giovanni -, ma per fortuna la gente, a quel punto, si è alzata e ha cercato di bloccare i rumeni". "Il mio amico ha chiamato la polizia e un’ambulanza  –  racconta la vittima dell’aggrezione –  Gli agenti mi hanno invitato a recarmi in commissariato, a visionare delle foto di ragazzi che frequentano la piazza e che hanno precedenti penali".
Il referto stilato dai medici del pronto soccorso parla di cinque giorni di prognosi, frattura all’incisivo destro, contusione allo zigono sinistro e escoriazione al labbro superiore. Poteva andare molto peggio e per una volta, probabilmente, è stato provvidenziale l’intervento degli altri clienti della pizzeria.

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Giovanni ha intenzione di sporgere denuncia e a supportarlo su questa strada c’è la nuova linea romana inaugurata poche settimane fa dal circolo Mario Mieli, la Rainbow Line, che ha raccolto la segnalazione della vittima e dei suoi amici.
Andrea Berardicurti, segretario politico del Mieli, sottolinea come la cosa più importante resti comunque la denuncia alle autorità, per fare emergere il fenomento in tutta la sua recrudescenza e per perseguire i responsabili. E aggiunge: "Giovanni è stato bravo, perché non ha risposto alle provocazioni:  i tre si trovavano in una zona buia, e se lo avessero fatto, probabilmente le cose sarebbero andate peggio".