ROMA – E’ cominciata oggi in Senato la discussione sulla proposta di legge sulla procreazione assistita. Si tratta dello stesso testo approvato dalla Camera dei deputati il 18 giugno dello scorso anno. Ecco i contenuti:
– Accesso alle tecniche di procreazione assistita: sara’ consentito solo se non si potranno eliminare le cause che impediscono la procreazione; sterilita’ e infertilita’ dovranno essere documentate e certificate dal medico.
– No all’eterologa: il testo vieta il ricorso alla fecondazione eterologa, cioe’ con seme di persona estranea alla coppia.
– Chi potra’ ricorrere alle tecniche di procreazione: saranno le coppie formate da persone maggiorenni di sesso diverso, sposate o conviventi, in eta’ potenzialmente fertile ed entrambe viventi. No, insomma, ai single, ai gay, alle “mamme-nonne” e alla fecondazione post mortem.
– Tutela del nato e del nascituro: il progetto di legge assicura il diritto a nascere del concepito. I bambini che nasceranno dall’applicazione di queste tecniche saranno figli legittimi della coppia o acquisiranno lo status di figli riconosciuti della madre o della coppia stessa.
– Consenso informato: la coppia dovra’ essere accuratamente e costantemente informata sulle tecniche e sulle varie fasi della loro applicazione, in modo da consentire una scelta consapevole.
– Embrioni e sperimentazione: sono vietate sia la sperimentazione sugli embrioni sia la clonazione umana. Ricerca clinica e sperimentazione sull’embrione sono ammesse solo se finalizzate alla tutela della sua salute e del suo sviluppo. E’ vietata anche qualsiasi tecnica che possa predeterminare o alterare il patrimonio genetico dell’embrione.
– Produzione embrioni: e’ possibile produrre non piu’ di tre embrioni per volta, ovvero il numero necessario ad un unico e contemporaneo impianto.
– Adottabilita’ degli embrioni: e’ prevista l’adottabilita’ degli embrioni congelati di cui non si conoscano i genitori biologici o dei quali non sia stato chiesto l’impianto da almeno tre anni.
– Crioconservazione: e’ consentita solo quando il trasferimento nell’utero degli embrioni non risulti possibile per gravi e documentati problemi di salute della donna che non erano prevedibili. Gli embrioni possono rimanere congelati fino alla data del trasferimento, da realizzare non appena possibile.
– Strutture autorizzate: gli interventi di procreazione potranno essere eseguiti solo in strutture pubbliche o private autorizzate dalle Regioni e iscritte in un apposito registro che verra’ istituito presso l’Istituto Superiore di Sanita’; i centri dovranno rispondere a requisiti che saranno determinati con un apposito Dpr.
– Sanzioni: e’ prevista una serie di sanzioni amministrative, civili e penali rapportate alla gravita’ delle violazioni delle disposizioni della legge: chi utilizza gameti estranei alla coppia rischia una multa che va da 300.000 a 600.000 euro; tra i 200.000 e i 400.000 euro saranno pagati a chi applica la Pma a un single, un minorenne, a copie dello stesso sesso; se non viene raccolto il consenso nei modi previsti dalla legge le multe vanno da 5.000 a 50.000 euro; se la struttura non e’ autorizzata la sanzione puo’ arrivare a 300.000 euro; per il commercio di embrioni o gameti e’ prevista la reclusione da 3 mesi a 2 anni e multe da 600.000 a un milione di euro; per tentativi di clonazione si rischia la reclusione da 10 a 20 anni e la multa da 600.000 a un milione di euro.