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P.S. Scrivimi che mi ami!

Il muscoloso Gerard Butler e l’icona Hilary Swank sono i protagonisti della commedia romantica ‘P.S. – I Love You’ di Richard LaGravenese. Nel cast anche Kudrow, Gershon ed altri in ruoli minori gay.

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Chi si ricorda i muscoli torniti e la pneumatica virilità di Leonida in quello sfoggio di carne esibita che era ‘300’, resterà non poco stupito nel ritrovare quel colosso di Gerard Butler nel ruolo di un fidanzato gattone, tenero e adorabile, nella commedia romantica ‘P.S. I love you – Non è mai troppo tardi per dirlo’ di Richard LaGravenese, già sceneggiatore dello splendido ‘I ponti di Madison County’. Butler interpreta il ruolo di Gerry, impetuoso irlandese innamoratissimo di sua moglie Holly ma destinato a separarsi inesorabilmente da lei a causa di una malattia senza rimedio. Ma Holly, dopo la morte del marito, inizia a ricevere regolarmente alcune lettere firmate proprio ‘P.S. I love you’ in cui il marito la esorta ad affrontare il futuro con speranza come se lui fosse ancora in vita.

Lei è nientemeno che Hilary Swank, doppio premio Oscar che è diventata un beniamino della comunità glbt dopo la dirompente interpretazione della lesbica che si traveste da ragazzaccio nel notevole ‘Boys don’t Cry’ di Kimberly Pierce. «Amo le storie che mi ricordano quello che è importante nella vita» sostiene la Swank. «Penso che questa pellicola spinga a tenerci stretti i nostri cari e a non darli mai per scontati, perché non si può mai sapere cosa ci riserva il futuro. Parla anche del potere dell’amicizia e della famiglia… E forse ci invita anche a non prendere la vita troppo sul serio».

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Tratto da un bestseller della scrittrice irlandese Cecilia Ahern scritto all’età di 21 anni, primo posto in Irlanda nel 2004 come risultato di vendite e pubblicato in più di 40 Paesi (in Germania è rimasto nella top ten per ben 52 settimane), vanta un parterre di caratteristi davvero notevoli: nel ruolo della mamma di Holly ritroviamo – con piacere – l’eccellente Kathy ‘Misery’ Bates mentre le migliori amiche della protagonista sono l’adorabile Lisa Kudrow di ‘Friends’ e quell’icona butch che è la mediterranea Gina Gershon di ‘Bound’, qui finalmente a suo agio in una parte che ha entusiasmato la produttrice Wendy Finerman: «Per me, fin dall’inizio, era chiaro che Gina avrebbe dovuto interpretare Sharon per quello che lei avrebbe potuto portare personalmente al ruolo e anche perché volevo che Sharon avesse degli spigoli, anche se è quella più materna del gruppo».

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Tra i vari omosessuali che fanno capolino nel film – tra cui un ragazzo che Denise cerca di abbordare in un bar credendolo etero – da segnarsi il fascinoso biondone Marcus Collins intravisto tra gli hippy di ‘Across the universe’.  Il motore della storia è stato ispirato al regista anche da una sua esperienza personale. LaGravenese ricorda infatti «di aver perso il mio caro amico Ted Demme e il personaggio di Gerry aveva una personalità molto simile a quella di Teddy. Amava divertirsi ed era veramente bigger than life». Una curiosità: in una scena pepatella appare il palpitante deretano nudo di Billy (Jeffrey Dean Morgan di ‘C.S.I.’) che esce da una doccia e sembra ridare una inaspettata voglia di vivere alla protagonista Holly. Come non crederle? Per appurarne l’intensità bisogna correre a vederlo, magari armati di fazzoletti nell’eventualità di commozione impellente (oculare, è ovvio…).