Migliaia di manifestanti per diritti gay intendono accogliere il presidente russo Vladimir Putin con bandiere arcobaleno a mezz’asta in giro per la capitale olandese, durante la sua visita ad Amsterdam. Il leader del Cremlino dovrebbe lasciare Hannover in Germania oggi, per raggiungere i Paesei Bassi, per un viaggio fortemente incentrato su investimenti e commercio. Ma più di 3.300 persone hanno firmato per la manifestazione contro la legge anti-gay russa che vieta la “propaganda” dell’omosessualità tra i minori. La norma è già stata approvata da alcune amministrazioni locali, compresa quella di San Pietroburgo e ora è disegno di legge in Parlamento.
L’iniziativa delle bandiere arcobaleno appartiene a “COC Paesi Bassi” che sostiene i diritti LGBT dal 1946. Inoltre è una delle poche organizzazioni gay che ha uno status speciale consultivo presso le Nazioni Unite. Germania e Paesi Bassi hanno bisogno della Russia per l’energia e come mercato per le esportazioni che vanno dai suv Volkswagen ai tulipani. Ma i due Paesi sono a disagio per la crescente influenza del principale esportatore di petrolio e gas in Europa, oltre al nervosismo per il trattamento dedicato da Putin agli oppositori e attivisti nel suo terzo mandato al Cremlino.
Nelle ultime settimane alti funzionari dell’Unione europea hanno espresso preoccupazione per i controlli degli ispettori fiscali russi sui finanziamenti stranieri alle Ong. Un viaggio quello di Putin oscurato dalle proteste contro il presidente russo e le nuove norme che riducono la possibilità di manovra, a più livelli, dei difensori dei diritti e delle Ong. Dal seno nudo delle Femen, alla Fiera di Hannover, quest’oggi, alla manifestazione di ieri con tedeschi che portavano bandiere siriane, indossavano maschere da diavolo, agitavano immagini di Putin in uniforme a strisce da prigioniero.