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Quel giro di prostituti minorenni nelle comunità della Curia

Durante un’inchiesta sugli abusi di un prete nei confronti di alcuni giovani, emerge il racconto di un giro di gigolò tra gli ospiti minorenni a Savona. I clienti, assessori e politici.

Un complesso giro di prostituzione minorile maschile a uso e consumo di potenti politici locali e di appartenenti al mondo della cultura. Questo è il quadro che è emerso a margine di un’inchiesta sui presunti abusi commessi dall’ex sacerdote Nello Giraudo, ex cappellano del carcere Sant’Agostino di Savona, e ancora prima parroco  di Spotorno.

I giovani coinvolti nel giro erano per lo più ragazzi con storie di infanzia difficile alle spalle ed erano ospiti di comunità di recupero o di assistenza gestite proprio dalla Diocesi di Savona. A quanto riporta il "Secolo XIX" i ragazzi si prostituivano volontariamente in cambio di regali, soldi e vestiti. Ad occuparsi della vicenda è la seconda sezione della squadra Mobile della questura di Savona, specializzata in violenze sessuali, mentre le circostanze sono state rivelate dalle presunte vittime presentatesi alla polizia per denunciare gli abusi che avrebbero subito dal prete.

I nomi sarebbero stati rivelati in parte dalle testimonianze, in parte dalle intercettazioni di telefonate fra le presunte vittime, ex dipendenti della diocesi e gli stessi vertici della Curia. Dalle telefonate sbobinate emerge che la Curia era perfettamente a conoscenza di quanto accadeva. Sempre il "Secono XIX" riporta alcuni stralci di conversazione: «Chi è stato sentito? Chi cercano? Vi servono soldi? Avete problemi economici?» sono alcune delle preoccupate domande degli interlocutori telefonici. Naturalmente, le dichiarazioni delle vittime e le circostanze sono al vaglio degli inquirenti che ne verificheranno la veridicità.