Raccolta di firme contro la censura di 'Recombinant women' - rekombinantBASE - Gay.it Archivio

Raccolta di firme contro la censura di ‘Recombinant women’

A Bologna il Quartiere Santo Stefano ritira il patrocinio alla mostr ain sostegno di Linea Lesbica Amica a causa di un’opera ‘scomoda’

Succede che un consiglio di quartiere di una delle città considerate culturalmente più all’avanguardia d’Italia decida di dare il proprio patrocinio a una mostra artistica in sostegno di un servizio destinato a sostenere giovani donne. Succede, poi, che lo stesso consiglio di quartiere chieda di non esporre alcune opere ritenute poco opportune e succede di conseguenza, che l’organizzazione scelga di non accettare le condizioni.

E’ accaduto a nel quartiere Santo Stefano di Bologna qualche giorno fa. La mostra in questione era ‘Recombinat Women’ realizzata da artiste lesbiche e femministe, e la realtà in sostegno della quale era organizzata la Linea Lesbica Amica. A suscitare scandalo nel consiglio di circoscrizione è stata l’opera di Migi Pecoraro ‘-10+10’ ritenuta ‘scomoda’ per lo scalpore suscitato alla presentazione dell’evento. Al rifiuto dell’organizzazione di escludere l’opera dalla mostra è seguito il ritiro del patrocinio del Quartiere.

“Sarebbe stato un paradosso etico accettare questo compromesso: non è ammissibile che una mostra d’arte organizzata per dare visibilità a un servizio contro la discriminazione e il disagio delle lesbiche, sia a suo volta oggetto di discriminazione e censura e, se possibile ancora peggio, li accetti passivamente – si legge in un comunicato di Arcilesbica di Bologna -. A Bologna non c’è la serenità necessaria per affrontare tematiche che esprimono la diversità e manca la libertà per potersi esprimere senza essere considerate blasfeme e offensive. Nella difesa delle libertà e dei diritti civili, 25 anni fa Bologna era più all’avanguardia di oggi”.

La mostra si è svolta ugualmente, presso la sede del Cassero e per un giorno soltanto, ma adesso è in corso una raccolta di firmeper protestare contro l’accaduto. Chiunque volesse aderire può farlo mandando una e-mail a: adesioni@women.it

Caterina Coppola