Se almeno la riforma per l’abolizione del Senato ci garantisse la scomparsa dalla scena politica di certi personaggi, sarebbe già qualcosa. Certo, ne gioverebbe meno la satira politica, ma confidiamo nella fantasia dei nostri comici.
Intervistato dalla Zanzara, il senatore Antonio Razzi, Forza Italia, promotore e unico firmatario della legge che istituisce la figura delle Operatrici di Assistenza Sessuale (una riedizione delle case chiuse, insomma), si è vantato di avere avuto in gioventù centinaia di partner e di non avere mai usato il preservativo.
“Purtroppo quando ero giovane questi posti non ci stavano – ha raccontato -. In Svizzera siccome ero un gran ballerino, allora ‘andando ballando’ ne conquistavo di ragazze a centinaia. Oggi, invece i giovani sono effeminati. Io non ho mai usato un preservativo. Allora c’erano uomini veri, gli italiani erano avvantaggiati perché avevano il ‘savarfe'”. Intendeva il savoir faire, probabilmente.
Ma nonostante lui non ne abbia mai usato uno, nella sua legge prevede l’obbligo del preservativo per i rapporti con le OAS perché, spiega:”un bambino o una bambina può venire , che non si sa oppure può succedere che se stanno malati si può ammalare”. A quel punto Cruciani chiede: “Lai ha mai usato un preservativo?”. E il senatore risponde: “no, perché avrei dovuto usarlo?”.
“Molti giovani non hanno interesse a conquistare le donne – illustra -, ho visto alcune volte in discoteca ballare donne e donne, uomini e uomini (…) allora erano uomini veri” continua Razzi. E alla domanda di Cruciani se pensi che gli uomini siano più “puttanieri” degli altri, dice “Meno male che c’è ancora qualcuno che gli piace andare con le donne”.