Prima ha presentato quasi un migliaio di emendamenti contro il DDL Cirinnà, poi, in mancanza di argomenti validi, ha fatto dell’ostruzionismo uno strumento per rallentare l’iter della legge. Al netto della scarsa originalità di tutto questo (Giovanardi, ammettiamolo, è molto più professionale nell’uso di queste pratiche), il senatore di Forza Italia Lucio Malan negli ultimi giorni si è distinto per alcuni tweet alquanto discutibili (per usare un eufemismo). Dell’attacco ad Arcigay, usare criteri di uguaglianza per i suoi dipendenti omosessuali .
Ne è nato uno scambio di battute ironiche tra alcuni utenti su Twitter (se avete un account sul social network, avete un’idea di come funzionano queste cose) e una domanda spontanea e inevitabile: ma il senatore Malan, ce l’ha una vita? La nostra risposta è stata: evidentemente no, quest’uomo ha bisogno di aiuto.
Da lì l’idea del nostro blogger (nonché scrittore e attivista) Dario Accolla di creare un evento su Facebook . E un hashtag: #RegalaunavitaaLucioMalan.
Siamo convinti che l’ironia sia l’arma migliore per contrastare il grigiore e le bugie di chi ancora nel 2015 tenta di fare rimanere questo paese indietro di almeno 30 anni rispetto al resto dell’Europa e del mondo civilizzato, relegandolo al pari delle teocrazie mediorientali che, a parole, dicono di osteggiare.
Ora sta a voi fare il resto: aderite all’evento, condividete l’hashtag, pubblicare idee per dare una vita a quest’uomo che vede gender ovunque. Cliccate qui e diffondete!