L’Alta corte australiana ha annullato la legge per i matrimoni gay promulgata dal parlamento provinciale di Canberra e annullato le 27 nozze che sono state già celebrate nei primi sei giorni di entrata in vigore del provvedimento. La Corte ha dato ragione al governo federale, secondo il quale il parlamento locale del Territorio della Capitale Australiana non può legiferare “in concorrenza con la legge federale del matrimonio del 1961”.
“La legge sul matrimonio non è valida per il riconoscimento delle nozze gay”, ha dichiarato la Corte. “Secondo la Costituzione e la legge federale come è oggi, un’autorizzazione legale del matrimonio omosessuale dipende dal parlamento federale”, hanno aggiunto i giudici. La decisione segue di un giorno quella dell’India, il cui Parlamento è tornato a mettere fuori legge l’omosessualità.