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Rilassiamo i muscoli lì dietro

Tra fantomatiche scuole per imparare a fare sesso e prodotti “miracolosi”: un viaggio alla scoperta di quello che può aiutarci a provare piacere.

In settimana ricevo la telefonata di una giornalista di Panorama che indaga su scuole di sesso, manuali di sesso, lezioni di sesso, ecc., e vorrebbe sapere da me se il fenomeno ha raggiunto anche gli omosessuali (questi sconosciuti…). Mi racconta che un marito, insoddisfatto delle prestazioni della propria signora, l’ha portata a ripetizioni da una prostituta. Pare con il suo consenso. Viva la famiglia!

La mia coinquilina lituana, sentita la notizia, si è meravigliata che le donne italiane possano accettare simili umiliazioni. Va detto che non ha tutti i torti: chissà se anche i maschietti un po’ goffi o troppo sbrigativi a letto accetterebbero di andare alle scuole serali. C’è solo da augurarsi che la signora in questione, appreso bene il mestiere, possa esercitarsi anche in assenza del suo legittimo partner.

Per tornare alla domanda della collega (lo so, lo so…), ho risposto che i gay più attempati non hanno bisogno di lezioni e quelli giovani sono troppo impegnati a fingere di essere disinteressati al sesso per imparare come farlo meglio. I dilemmi che affliggono i gay sono comunque tanti, visto che a me e agli esperti di gay.it arrivano le domande più disparate.

Una delle più gettonate è quella sulla pulizia anale. Dopo aver parlato di feticismo estremo ho infatti ricevuto molte mail sullo scat ma anche molte di resistenza all’argomento, per non dire di schifo, anche a trovarsi solamente a contatto gli inconvenienti minimi dei rapporti completi.

In genere, consiglio ai meno adusi un po’ di pazienza e piccoli accorgimenti. Per chi invece ne fa una tragedia, mi tornano in mente degli appositi strumentini scorti in un locale che, collegati al tubo della doccia, rendono agevole e accurata la pulizia intima. Per saperne di più ho fatto allora un salto su Cleptomania, il grande bazar del desiderio finocchio.

Dopo un minuto già non ricordavo più perché fossi lì. Ero attonito, con la bocca spalancata, come un bimbo – di altri tempi – davanti allo zucchero che fila ed emana l’inconfondibile odore. Odore… ecco perché sono qui! Perdonatemi se mi distraggo. In fondo nessuno è mai morto per simili questioni. E poi, basta una sciacquata…

Il fatto è che la mia ricerca si è incagliata quando mi sono imbattuto nel "Relax XXX Analspray" che – cito testualmente – "rilassa la muscolatura anale. Privo d’effetto anestetizzante! Tollerabile con lubrificanti e preservativi, aumenta la pressione di rottura dei preservativi rendendoli più resistenti".

In pratica la panacea di tutti i culi stretti: un prodotto che si disinteressa magari di questioni digestive ma che aiuta la penetrazione, promettendo di vegliare sul profilattico. E senza anestetizzare! Fino ad oggi ci arrangiavamo – tranne alcuni amici più professionali che saccheggiavano le droghe per cavalli – con la classica Luan, efficace finché si vuole ma con la controindicazione dell’anestetico. Ossia: "Fatti fare di tutto. Tanto oggi non senti niente. Sconti tutto in comode rate".

L’unica mia resistenza al Relaxspray è l’idea che, se comincio a rilassarmi, non so dove potrei finire. In fondo il bello della penetrazione sta anche nei suoi limiti, almeno per quelli come me che vogliono passare per "prevalentemente attivi" e del proprio pene possiedono un piccolo stuolo di ammiratori (questo ho dimenticato di dirlo alla giornalista). Ma potrei risolvere altrimenti. Perché su Cleptomania ho trovato anche un prodotto ancora più straordinario: un clonatore di uccelli. Ma qui entriamo in un terreno pericoloso e non so se la scienza e la Chiesa hanno dato il loro benestare. Intanto mi informo e magari ne riparliamo.

di Flavio Mazzini