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Roma, fiaccolata contro la transfobia in ricordo di Roberta

Dopo l’ultima aggresione ad una trans, degenerata in omicidio, le associazioni della Capitale promuovono una fiaccolata in Campidoglio: “Nel 2008, 14 trans uccise” è la denuncia di Sergio Rovasio.

E’ prevista per domani sulla scalinata del Campidoglio a Roma, a partire dalle 17.30, una fiaccolata contro la trnasfobia. L’iniziativa, voluta dalle Associazioni Libellula, Coordinamento Silvia Ravera, Cgil Nuovi Diritti, La Strega da bruciare e dai Radicali Certi Diritti, nasce dopo l’ennesimo atto di violenza in seguito al quale un’altra trans, la brasiliana Roberta Gavou, ha perso la vita per le strade della Capitale. 

"Le persone transessuali sono vittime di derisione e persecuzioni di ogni genere, alimentate dal pregiudizio e dall’ignoranza – si legge in una nota di Sergio Rovasio, Segretario dell’Associazione Radicale  Certi Diritti -. Nel 2008, contro le persone trasngender e transessuali, ci sono stati quattro omicidi e diversi atti di inaudita violenza in varie parti del paese, in particolare a Roma, che spesso non vengono neanche denunciati; le aggressioni sono quasi sempre ispirate da un atteggiamento di pregiudizio e violenza che ha come cornice l’omofobia, molto diffusa nel nostro paese, alimentata anche dai provvedimenti governativi e del Comune di Roma contro la prostituzione; le persone transgender e transessuali vivono una condizione soggettiva difficile che necessiterebbe di maggiore aiuto e assistenza da parte delle strutture pubbliche, in particolare in ambito sanitario e sociale". 

Alla fiaccolata di domani hanno già annunciato la loro presenza Rita Bernardini, deputata radicale del Pd,  Paola Concia, deputata del Pd, Marco Perduca, Senatore radicale del Pd, Antonella Casu, Segretaria di Radicali Italiani, Michele De Lucia, Tesoriere di Radicali Italiani,  Gigliola Toniollo, Cgil Nuovi Diritti, Leila Deianis, Ass. Libellula, Massimiliano Iervolino, Segretario Radicali Roma. Ci saranno anche Franco Grillini, Presidente onorario di Arcigay, Rossana Praitano, Presidente del Circolo Mario Mieli, Aurelio Mancuso, Segretario nazionale di Arcigay, Imma Battaglia, Presidente Digayproject, Daniele Gosti e Luca Liguoro, Segretario e Presidente di Rosa Arcobaleno e Daniele Priori, Vice-Presidente di GAyLib.

"Non ci sono ancora elementi certi – secondo le forze dell’ordine – che il macabro omicidio di Roberta sia da imputare ad un fatto di transfobia – ha dichiarato a proposito dell’omicidio di Roberta, Mirella Izzo, presidente di Azione Trans -.  Non pensiamo sia fondamentale appurarlo per ascriverla tra le vittime della transfobia, fino a che per le persone transessuali, specie se extracomunitarie, l’unica strada percorribile in Italia è proprio la ‘strada’. Fino a che si vive dentro l’insicurezza personale data dalla condizione di non riconoscimento di alcun diritto umano: riconoscimento dell’identità di genere, riconoscimento all’integrazione sociale ed al lavoro. Condizioni di per sé transfobiche, a prescindere dalla mano omicida che ha colpito Roberta, che speriamo venga presto, comunque, identificata. E’ l’inadeguatezza delle leggi italiane a generare la transfobia".