Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti ha concesso il patrocinio al Gay Pride che si svolgerà nella Capitale il prossimo 7 giugno. Nessuna notizia, invece, dal comune. Il sindaco Gianni Alemanno, per ora, non ha convocato le associazioni, un passo fondamentale per discutere non solo del patrocinio ma anche delle fondamentali questioni tecniche che concernono la parata, come ad esempio il percorso o la sicurezza.
Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, organizzatore del RomaPride 2008, ha espresso «piena soddisfazione per la concessione del patrocinio della Provincia di Roma, assessorato alle Politiche culturali, alla manifestazione RomaPride 2008». «Con la concessione del patrocinio al RomaPride, così ricco di eventi culturali, cinematografici e teatrali – spiega la presidente del Circolo Mario Mieli, Rossana Praitano – la Provincia di Roma dimostra la propria concreta e chiara sensibilità verso le tematiche del mondo lgbt, rispondendo a pieno all’esigenza culturale e democratica dell’affermazione e della rivendicazione di tutte le differenze – continua la Praitano – Speriamo naturalmente che l’esempio della Provincia di Roma venga presto imitato anche dalle altre Amministrazioni».
«Esprimiamo la nostra soddisfazione per il patrocinio concesso dall’Assessore alla Cultura della Provincia di Roma al Roma Pride 2008 – ha detto Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma – È un ulteriore segnale positivo sul tema dei diritti delle persone lesbiche, gay e trans che ci giunge dall’amministrazione Zingaretti, che fin dai primi passi mostra di voler portare avanti una politica seria e concreta. Ci auguriamo che anche il Comune di Roma e la Regione Lazio si esprimano a sostegno dei valori che stanno alla base del Pride, che rappresenta uno dei principali appuntamenti per il popolo dei diritti e una iniziativa con cui centinaia di migliaia di cittadini chiedono pari diritti e pari dignità. È importante che da questo momento si apra una stagione di proposte e soluzioni di cui gli Enti locali possono essere protagonisti».
La situazione di Roma, quindi, appare diversa da quella ben più tormentata del pride nazionale che si terrà a Bologna il 28 giugno prossimo.