ROMA – La lista della Rosa Nel Pugno ha proposto una candidatura in Parlamento a Fabrizio Marrazzo, presidente del circolo Arcigay Roma.
“Siamo soddisfatti che tutte le forze politiche abbiano scelto Arcigay come interlocutore valido e come rappresentante della vasta comunità gay e lesbica” con queste parole Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma commenta la proposta avanzata dall’ On. Lovari, capogruppo in Campidoglio della Rosa nel Pugno, di candidarlo alla Camera dei Deputati nella circoscrizione della Regione Lazio.
“E’ una conferma della vicinanza e del sostegno alla comunità omosessuale da parte della Rosa nel Pugno, che di recente ci ha invitati al suo congresso romano, come mi auguro facciano tutte le altre forze politiche nei prossimi mesi – continua Marrazzo – Questo rafforza ancora di più il significato politico della manifestazione del 14 gennaio in piazza Farnese, durante la quale 5.0000 persone hanno preso una posizione inequivocabile a sostegno del Pacs”.
“Questo finesettimana manifesteremo a Roma per chiedere a Prodi di inserire le Unioni Civili nel programma, speriamo che accanto a noi ci siano oltre la Rosa nel Pugno, anche gli altri partiti che sono stati al nostro fianco il 14 gennaio.”
“Arcigay Roma è costituita da 15 circoli ed oltre 32.000 iscritti e da sempre dialoghiamo con tutti i partiti che rispettano i nostri bisogni, tenendo in considerazione le diversità d’orientamento politico di tutte le nostre socie e di tutti i nostri soci. A dicembre siamo stati ospiti al Parlamento Europeo dell’on. Nicola Zingaretti, grazie al quale abbiamo incontrato Micheal Cushman, il capogruppo dell’intergruppo glbt (gay, lesbico, bisessuale e transgender) al Parlamento UE. Per questo alle elezioni politiche del nove aprile inviteremo a votare per l’Unione, l’unica coalizione che ha deciso di far propria le nostre istanze – conclude Marrazzo – Naturalmente la proposta di candidatura che la Rosa nel Pugno ha fatto a me in prima persona ci riempie di soddisfazione e apre una profonda riflessione all’interno della nostra associazione, con la quale valuterò la possibilità di accettare. Mi auguro che gli altri partiti facciano lo stesso tenendo in considerazione Arcigay e la comunità gay e lesbica”.
