Rupert Everett torna a far parlare di sé. E non per le sue doti di attore, delle quali non si legge nota da parecchio tempo, ma per le sue dichiarazioni sul mondo lgbt. In un’intervista rilasciata al Sunday Times Magazine, l’attore gay ha dichiarato: «Non riesco a pensare a qualcosa di peggiore di un bambino cresciuto da due padri».
Sostenendo di essere completamente d’accordo con la madre 77enne, Sara, la quale sostiene che un bambino avrebbe bisogno di un padre e di una madre per crescere bene, Everett ha rilasciato la dichiarazione che ha scatenato immediatamente una bufera.
Ben Summerskill, presidente dell’associazione Stonewall ha cosigliato all’attore di iniziare a pensare con la propria testa e non con quella della madre, ricordandogli che non esistono studi che dimostrano che i bambini cresciuti da coppie omosessuali vivano disagi rispetto a quelli cresiciuti dalle coppie etero. Everett, d’altro canto, ha specificato di parlare per sé e non in nome di una comunità, qualle lgbt, di cui non si sente parte. «L’unica comunità a cui appartengo è quella umana – ha concluso l’attore di "Le relazioni pericolose" – e abbiamo fin troppi bambini. Non è il caso di farne altri».
L’attore britannico aveva già suscitato polemiche nella comunità lgbt per i suoi ripetuti inviti agli attori gay a non fare coming out. «Mi hanno ridotto ad un travestito. E’ l’unico ruolo cui può aspirare un gay», aveva dichiarato.