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Russia: la polizia tenta di interrompere un film gay ma fallisce

Il film, Children-404, parla dei ragazzi gay in Russia. La polizia non ha potuto fermarlo.

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Non doveva essere altro che la proiezione di un film e invece stava per trasformarsi nell’ennesimo atto di violenta repressione delle autorità russe nei confronti della comunità lgbt.
E’ successo all’ArtPlay Center di Mosca dove l’associazione Children-404 stava proiettando un documentario sulla condizione che gli adolescenti gay, lesbiche, bisex e trans devono vivere in Russia.
Erano appena passati 20 minuti dall’inizio del film quando un gruppo di 10 vigilanti privati accompagnati da ufficiali di polizia ha fatto irruzione in sala. Gli agenti avevano con sé striscioni con frasi come “Via la sodomia dalla Russia” o “la depravazione occidentale deve finire”. Una sorta di contro-manifestazione, più che un controllo di pubblica sicurezza, a dire il vero. A questo si sono aggiunti gli slogan omofobi urlati contro il pubblico che assisteva alla proiezione.

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A quel punto, la polizia ha detto ai 200 partecipanti all’evento che nessuno avrebbe lasciato la sala se prima non fossero stati controllati tutti i documenti.
L’alibi per l’irruzione era stato dato dalla denuncia di qualcuno secondo cui in sala erano presenti dei minorenni, particolare che rendeva illegale la proiezione che, in questo caso avrebbe violato la legge sulla “propaganda gay” mirata a “proteggere i minori”.
Controllati i documenti e verificata la maggiore età di tutti i presenti, però, la polizia non ha potuto fare altro che andarsene e lasciar proseguire il film come previsto dato che in sala non si stava commettendo alcun reato.
La fondatrice del gruppo di supporto Children-404 ha commentato dicendo che “chi era venuto per interrompere lo spettacolo, ha dovuto andarsene senza niente in mano”. “Stavamo guardando un film e ne abbiamo parlato – ha concluso -. E’ tutto”.