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Russia: una legge per punire i gay

E’ stata presentata al parlamento russo una proposta di legge per criminalizzare i rapporti sessuali tra adulti maschi consenzienti. Ma Gay.ru protesta: «E’ una violazione dei più elementari diritti»

Il 22 aprile 2002 un gruppo di parlamentari della fazione dei "Deputati del Popolo" ha sottoposto all’attenzione della camera bassa del parlamento russo un disegno di legge che criminalizza i rapporti sessuali tra adulti maschi consenzienti. "L’innaturale soddisfazione del desiderio sessuale da un uomo con un altro uomo" potrebbe così portare a condanne al carcere da uno a cinque anni. La criminalizzazione degli atti omosessuali era stata abolita nella federazione russa il 27 maggio 1993, in seguito alle pressioni del Consiglio d’Europa.

Gay.Ru, sito internet per omosessuali in Russia, condanna fortemente questa iniziativa atta a ripristinare punizioni da criminali per le relazioni sessuali tra adulti consenzienti, e la considera un tentativo di invasione delle vite private dei cittadini russi. «La proposta è un’evidente violazione del diritto alla privacy, garantito dall’articolo 12 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite, dall’articolo 8 della Convenzione Europea sui Diritti Umani e dall’articolo 23.1 della Costituzione della Federazione Russa.»

«Gli scopi dichiarati della proposta di legge (come quello di combattere le malattie sessuali e la diffusione dell’Aids) dimostrano – scrive Gay.ru – una totale incompetenza dei suoi autori in materia, il loro tentativo di confondere e invertire le reali cause ed effetti. I loro motivi reali sono piuttosto ovvi: manipolare la pubblica opinione al fine di distogliere l’attenzione dalle reali cause dell’epidemia di Aids in Russia (abuso di droghe e mancanza di educazione sessuale) e isolare gli uomini gay russi come capro espiatorio».