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Scandalo gay a New York: l’Arcivescovo sapeva tutto

Bufera nella Chiesa Cattolica americana: 1 milione di dollari in escort e droga

Nella Grande Mela si sta allargando a macchia d’olio lo scandalo che il New York Post ha svelato, scoprendo che un gruppo di fedeli di una parrocchia del Bronx aveva accusato il loro reverendo, padre Peter Miqueli, di aver speso in 13 anni la bellezza di 1 milione di dollari nella frequentazione di un escort sadomaso, Keith Crist (nomen omen, dicevano i latini…), pagato la bellezza di 1000 dollari a prestazione, al quale aveva regalato anche un appartamento, col quale aveva fatto lunghi viaggi e che aveva perfino tentato di coinvolgere nell’amministrazione della parrocchia, come business manager.

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Scandalo gay a New York: l'Arcivescovo sapeva tutto - Keith Crist Tatyana Gudin - Gay.it Archivio

A parlare ora è l’ex fidanzata di Keith Crist, Tatyana Gudin (nella foto). La ragazza ha mostrato ai giornalisti del New York Post le svariate email inviate durante l’estate scorsa all’Arcivescovo di New York, il Cardinale Timothy Dolan, rappresentante del Papa negli Stati Uniti, con le quali lo informava nei dettagli di cosa stava succedendo tra il suo compagno e padre Peter Miqueli. Le email contengono dettagli assai piccanti: ad esempio, pare che il reverendo usasse indossare un collare da cane nelle sue costose sessioni sadomaso con l’escort. La ragazza dice di avere più volte denunciato al Cardinale Dolan il fatto che Keith Crist, suo compagno, fosse stato messo a capo del negozietto della parrocchia, licenziando il gestore precedente. Per coprire il crollo delle vendite del negozio, forse dovuto anche al fatto che il reverendo vi prendeva il suo whisky da 300 dollari a bottiglia senza pagarlo, Crist avrebbe licenziato diversi commessi senza alcun valido motivo.

Scandalo gay a New York: l'Arcivescovo sapeva tutto - Peter Miqueli escort - Gay.it Archivio

Le email inviate al Cardinale Dolan sono molto chiare: “Keith has been Father Miqueli’s gay for-pay prostitute“, vi si legge, ed ancora “More specifically, Father Miqueli is Keith Crist’s toilet slave” (Keith, nella foto, è stato il prostituto di Padre Miqueli e più specificatamente Padre Miqueli è il ‘toilet slave’ di Keith Crist, ndr). Ma ancora, incredibilmente più nel dettaglio: “If you don’t know what that means, Cardinal, I will break it down for you . . . Keith Crist uses Father Miqueli as his toilet, and Father Miqueli drinks his piss during their weekly, 3 day get-togethers when they take off to Father Miquelis house in Brick, NJ, far away from prying eyes” (se non sa cosa intendo, Cardinale, glielo spiego io…. Keith Crist usa Padre Miqueli come suo gabinetto, e Padre Miqueli beve la sua pipì settimanalmente, nei tre giorni che passano insieme nella causa di Padre Miqueli a Brick, nel New Kersey, ben lontano da occhi indiscreti, ndr). Tatyana non ha peli sulla lingua: al Cardinale spiega nel dettaglio gli attrezzi sessuali comprati dal sacerdote come dildi, cinture di castità, frustini e catene, tutte coi soldi della parrocchia con i quali, peraltro, il prelato avrebbe pagato pure l’affitto della casa nella quale si incontravano, circa mille dollari al mese.

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Ma non è tutto. L’ex fidanzata dell’escort racconta che la fantasia sessuale del reverendo arrivava fino a pensare di essere umiliato in pubblico, nella sezione cassidica (ebraica) del Boro Park di Brooklyn, di fronte ad una ragazza di religione ebraica…. e quando padre Miqueli scoprì che la bella fidanzata del suo bel escort era ebrea, insistette perchè questa fantasia sessuale si avverasse. Ma alla fine, non si arrivò a tanto.

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Le email inviate dall’ex fidanzata dell’escort coinvolto nello scandalo risultato ricevute dall’Arcidiocesi di New York. Dall’Arcidiocesi, come si può capire, le reazioni sono minimali, ma il Cardinale Dolan è sotto una bufera mediatica in queste ore. L’unica, secca comunicazione che è pervenuta ad oggi dall’Arcidiocesi è che le attività del reverendo Miqueli sono sotto inchiesta…. ma è evidente che qualcuno, ad iniziare dal Cardinale Dolan, dovrà rispondere ai fedeli e probabilmente anche al Vaticano del proprio comportamento.

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