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Senato: diritto d’asilo esteso ai gay perseguitati

Allargato il diritto di asilo politico anche a quelle gravi condizioni di repressione basate su circostanze, quali l’orientamento sessuale delle persone, che in Italia non costituiscono reato.

ROMA – Il Senato ha approvato (211 voti a favore, 46 contrari e 9 astenuti) un emendamento riguardante le richieste di asilo politico che estende tale diritto anche alle persone omosessuali che nel loro paese d’origine sono perseguitati per via del loro orientamento sessuale. L’emendamento era stato presentato dal senatore dei Verdi-Pdci Gianpaolo Silvestri, in una forma che citava espressamente gravi motivi “relativi alla discriminazione e alla repressione di orientamenti e di pratiche sessuali.” Il testo approvato è stato modificato e parla di “gravi motivi possono essere comprese gravi discriminazioni e repressioni di comportamenti riferiti al richiedente e che risultano oggettivamente perseguiti nel paese d’origine o di provenienza e non costituenti reato per l’ordinamento italiano.”
Silvestri, primo firmatario, in una comunicato esprime “Grande soddisfazione per l’emendamento, votato a stragrande maggioranza, che consente l’asilo politico in Italia alle donne e uomini perseguitati nei loro paesi a causa di discriminazioni riferite anche all’orientamento sessuale. Ciò – prosegue Silvestri – era ed è presente nella carta dei diritti dell’Unione europea ed è, da anni, una delle battaglie di Amnesty International e di movimenti che lottano per la dignità delle persone. Sono molto contento: la stesura finale dell’emendamento, approvata in aula anche con il contributo di gran parte dell’opposizione, non chiude, ma allarga la possibilità di asilo politico in tutte le situazioni oggettivamente gravi e dà senso compiuto all’idea di diritti e solidarietà del nostro popolo.” (RT)