Il Gay Pride si terrà quest’anno a Belgrado il 6 ottobre. Lo ha annunciato oggi il comitato organizzatore, precisando che la sfilata dell’orgoglio gay sarà il culmine di una settimana di eventi e manifestazioni che prenderanno il via il 30 settembre. Lo slogan scelto – ha detto ai giornalisti Boban Stojanovic, membro dell’organizzazione – sarà "Amore, fede, speranza".
Di speranza in effetti ne hanno bisogno, in Serbia, visti i precedenti Pride, sempre annullati o poco partecipati per paura della violenza degli ultranazionalisti. Oggi che in Serbia ha vinto il partito di destra, il timore per la violenza si fa ancora più concreta.
I ricordi tornano al 2011 quando la manifestazione non potè avere luogo a causa delle minacce del partito Obraz e del suo slogan poco rassicurante: "Vi stiamo aspettando". Il ministro dell’interno, Ivica Dacic, anziché impegnarsi nel proteggere i manifestanti chiese piuttosto di cancellare la manifestazione: «Il Gay Pride si deve fare, ma se vi è il pericolo reale che a margine del raduno vi possano essere gravi incidenti, in qualsiasi paese il Gay Pride verrebbe annullato».