Le case di produzione porno della San Fernando Valley si fermano ancora dopo che una delle celebrità del settore è risultata positiva ai test per l’HIV. Sconosciuti il nome e il genere dell’attore in attesa che venga notificata la notizia a tutti i partner con cui il porn performer ha lavorato negli ultimi film. Un articolo del Los Angeles Times ha dichiarto che le case Hustler e Evil Angel, due superpotenze del settore, sono stati fra gli stuios che per primi hanno chiuso i battenti in attesa che la procedura di notifica termini.
Il meccanismo è automatico in questi casi. Lo scorso anno, dai test, emerse la sieropositività di Derrick Burts (in foto), un attore che partecipò a film sia etero che gay e la notizia fermò l’industria per mesi. I sindacati chiedono da anni una maggiore responsabilità delle case di produzione nei confronti degli attori chiedendo che il profilattico diventi obbligatorio e alcuni stanno raccogliendo le firme per un referendum che, se approvato, introdurrebbe proprio questo tipo di obbligo.
"La domanda è: quanti altri attori devono prendersi l’HIV o altre malattie sessualmente trasmissibili prima che l’industria e il governo prendano i giusti provvedimenti?" si chiede Michael Weinstein, presidente della AIDS Healthcare Foundation.