SIEROPOSITIVITÀ E PRIVACY - leo12 8 3 - Gay.it Archivio

SIEROPOSITIVITÀ E PRIVACY

Un lettore è stato licenziato dopo aver comunicato di avere l’Hiv al proprio responsabile. Che ha riferito pubblicamente. L’esperto: “avresti dovuto impugnare il licenziamento”.

Egregio
Essendo io sieropositivo, ho dovuto darne comunicazione nell’ambiente di lavoro al responsabile del personale il quale insistendo mi chiedeva giustificazioni in merito alle mie molteplici assenze necessarie per eseguire esami, visite mediche e rifornimento terapia.
Trovandomi oggi conseguentemente a questa situazione senza lavoro ed avendo saputo poi successivamente che questa persona ha pubblicamente riferito della mia sieropositività, chiedevo quali possibilità avrei di denunciare questa persona per eventuali danni materiali e morali.
Sentitamente ringrazio e saluto

Carissimo,
la tua breve lettera salta alcuni passaggi essenziali per poter rispondere adeguatamente.
Non capisco infatti come possano averti costretto a “confessare” al tuo capo la tua sieropositività, visto che i certificati medici per il datore di lavoro non riportano la patologia per cui ci si assenta.
Ancora meno capisco come possano averti licenziato a causa della tua sieropositività.
Ho già affrontato più volte questo argomento su questa rubrica ed il mio convincimento è chiaro: la sieropositività non giustifica alcun allontanamento dal lavoro, tanto meno un licenziamento. In alcuni casi particolarissimi può giustificare semmai un passaggio ad altre mansioni.
Debbo però presumere dalle tue poche righe che tu non hai impugnato il licenziamento, né tramite i sindacati, né tramite un avvocato davanti ad un Giudice del lavoro.
Peccato, perché se le cose stanno come penso, avresti avuto molte chances di vittoria.
Non mi dici a chi e in quale contesto il tuo datore di lavoro avrebbe divulgato la notizia della tua sieropositività: ma comunque è un comportamento illegittimo e sanzionato, anche penalmente, dalla legge sulla privacy (che considera orientamento sessuale e condizioni sanitarie dati particolarmente “sensibili”).
Penso che in ordine a quest’ultimo comportamento tu possa denunciare il tipo che ha riferito ad altri delle tue condizioni e chiedergli i danni in sede legale.
Quanto al licenziamento, invece, credo non ci sia più niente da fare, essendo trascorsi più di 60 giorni, che sono il termine entro il quale il licenziamento illegittimo va impugnato.
Spero di avere risposto esaurientemente, per quanto mi consentivano le informazioni da te fornitemi.
Cordiali saluti,
Avv.Ezio Menzione

di Ezio Menzione