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Sigilli al circolo Arcigay Palermo

La scena gay di Palermo ancora nel mirino delle forze dell’ordine. Chiuso il circolo Arcigay. Due persone trovate senza tessera. Un mese fa il sequestro della libreria al passaggio del Papa.

La polizia ha sottoposto il circolo Arci Blow Up di Palermo a sequestro preventivo. Sembra che il motivo dell’azione delle forze dell’ordine sia l’aver fatto entrare alcune persone senza tessera il 7 maggio 2010. Ma quel giorno non risulta esservi stato alcun controllo da parte delle forze di polizia – fanno sapere dall’associazione – e in ogni caso la sanzione, spiega l’Arcigay di Palermo, "sarebbe assolutamente spropositata".

"Era stato organizzato un trattenimento danzante con indiscriminato accesso da parte di chiunque al fine di promuovere le elezioni universitarie", e il circolo "risulta privo  dell’autorizzazione di trattenimento" si legge nella motivazione del gip che ha ordinato il sequestro.

Per il presidente nazionale di Arcigay, Paolo Patanè "è un fatto grave e preoccupante. Arcigay Palermo esprime solidarietà ai gestori del Blow Up e la speranza che il sequestro si risolva in tempi brevissimi. Si tratta di un luogo importante per la città, uno spazio da sempre promotore della difesa dei diritti civili". "E’ un atto inopportuno: cosi’ si uccide la libera circolazione della cultura a Palermo", accusano i soci del circolo che negli anni ha organizzato moltissime iniziative e manifestazioni culturali, sociali e politiche.

Il circolo ospita gratuitamente lo sportello di accoglienza e sostegno psicologico e di consulenza legale, rivolti a vittime di discriminazione. Nei locali, inoltre, viene ospitato un centro di informazione e servizi per immigrati. Il 3 settembre scorso, sempre a Palermo, la polizia aveva fatto irruzione nella centrale libreria Altroquando che esponeva un cartello con scritto "I love Milingo" mentre era in corso la visita del Papa in città.