Prosegue la vicenda dei siti gay di informazioni oscurati dagli uffici della Regione Lazio perché ritenuti pornografici. I Radicali hanno promosso un’iniziativa alla quale hanno aderito le altre forze di centrosinistra. I consiglieri hanno infatti inviato una lettera al Presidente del COnsiglio della Regione Mario Abruzzese per chiedere che vengano rivisti i criteri di selezione dei siti da bloccare.
Il blocco dell’accesso viene definito «grave oltre che discriminatorio, perché oltre a limitare la libertà di accesso alla rete si associa la parola "gay" alla pornografia». I partiti che hanno firmato la missiva, oltre appunto ai Radicali della Lista Bonino Pannella e della Lista Civica per Bonino, sono i Verdi, Sinistra ecologia e libertà, il Partito Democratico, il Partito Socialista, e la Federazione della Sinistra. La parola passa adesso al Presidente Abruzzese.