Uccide una coppia gay con 57 coltellate e, reo confesso, il tribunale lo assolve. E’ successo, provocando le reazioni e l’indignazione delle associazioni lgbtq a Vigo, nella Galizia spagnola dove Jacobo Pineiro ha ammesso di avere ucciso, nel luglio del 2006, Isaac Pe’rez Trivino, 22 anni, e il suo compagno brasiliano Julio Anderson Luciano, di 32 anni, perché, ha sostenuto, aveva paura che i due lo potessero stuprare dopo una notte a base di alcol e droga.
La Federazione statale di lesbiche, gay, transessuali e bisessuali (Felgtb) ha criticato duramente la sentenza: "Il tribunale non ha considerato né le prove presentate dal Pm, che chiedeva 60 anni per Pineiro, né quelle forensi. Ha pesato di più l’omofobia".
Il tribunale, in sostanza, ha riconosciuto a Pineiro una sorta dileggittima difesa.
A emettere la sentenza è stato un "tribunale popolare", composto da sette donne e due uomini. Tre giudici popolari hanno pianto durante il racconto del reo confesso. Secondo l’avvocato della madre di una delle due vittime, Tomas Santodomingo, "si è trattato di un omicidio in piena regola e se la vittima fosse stata una donna la sentenza sarebbe stata ben diversa".