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Striscione Lega contro Pecoraro: ‘stupratelo’

La vicenda dell’esposizione di uno striscione alla festa provinciale della Lega a Ponte sul Mincio in cui si invita a “stuprare” il leader dei Verdi Pecoraro Scanio irrompe nell’Aula della Camera.

ROMA – La vicenda dell’esposizione di uno striscione alla festa provinciale della Lega a Ponte sul Mincio in cui si invita a “stuprare” il leader dei Verdi Pecoraro Scanio irrompe nell’Aula della Camera. A sollevare il caso è Ermete Realacci della Margherita che sottolinea: “Sono certo che questo non appartiene alla cultura dei colleghi parlamentari della Lega qui presenti, alcuni dei quali stimo anche per il loro lavoro”. Ma, rivolgendosi al presidente di turno dell’Assemblea Clemente Mastella, Realacci cita l’articolo della Gazzetta di Mantova che riporta la vicenda nel quale “si fa riferimento alla legittimità dell’invito a stuprare l’onorevole Pecoraro Scanio anche in relazione al fatto che si tratta di un esponente omosessuale”, e sottolinea che “per fenomeni di questo genere sia necessaria da parte di tutti una vigilanza costante e un’immediata, drastica e netta sconfessione di tali comportamenti”.
Interviene poi il Coordinatore dei Verdi, Paolo Cento: quanto è accaduto, rileva, “è assolutamente incivile. Si tratta di un comportamento che, al di là dell’offesa rivolta ad un nostro collega, preoccupa per il messaggio culturale che intende inviare, proprio in un momento in cui nel nostro paese si verificano episodi di violenza sessuale”.
Al termine del dibattito, Mastella si è associato alla solidarietà espressa nei confronti del leader dei Verdi.