Suicidio dopo il coming out con la madre: "Curati, è una malattia" - suicidio uk 1 - Gay.it Archivio

Suicidio dopo il coming out con la madre: “Curati, è una malattia”

Un medico inglese di 34 anni si è lanciato dal quarto piano dopo il coming out in famiglia

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Si è suicidato qualche giorno dopo il coming out, un medico inglese di 34 anni, Nazim Mahmood. L’uomo aveva detto alla madre di essere gay e lei gli aveva risposto che doveva cercare una “cura per questa malattia”. Il lancio nel vuoto dal suo attico di Londra è avvenuto lo scorso 30 luglio, ma la notizia si apprende solo ora perché sulla vicenda è stata aperta un’indagine dalla quale è venuto alla luce che, pochi giorni prima del suicidio, Nazim Mahmood aveva rivelato alla madre di avere da 13 anni una relazione con un altro uomo. Le testimonianze rese in tribunale hanno rivelato che l’uomo aveva tenuto nascosta la propria omosessualità alla propria famiglia per timore della reazione, data la cultura musulmana dei suoi familiari.
Nel giorno dell’Eid, una delle più importanti feste religiose per i musulmani, la madre di Nazim gli aveva chiesto se fosse gay.

La testimonianza del compagno

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“Lei gli suggerì di rivolgersi ad uno psichiatra – ha raccontato in tribunale Matthew Ogston, il compagno del medico – per curarsi”. Mahmood era titolare di una nota catena di cliniche di medicina estetica e poco prima di lanciarsi nel vuoto ha assunto una forte dose di mefedrone e ketamina.
Che si è trattato di suicidio, è stato appurato dal medico legale che ha eseguito l’autopsia.
La stessa dottoressa, avrebbe dichiarato al quotidiano The Standard: “È tristissimo che nel 2014 una persona debba sentirsi non accettata per il suo stile di vita e posso solo sentire una forte empatia con Nazim che si sentiva così disperato da togliersi la vita”.
Il compagno di Nazim insiste nel sostenere che non c’era alcun segnale che indicasse la volontà di suicidarsi.
“Voleva sempre aiutare le persone – ha raccontato – metteva sempre gli altri al primo posto e voleva prendersi cura delle persone. Era semplicemente l’uomo più fantastico che abbia mai incontrato nella mia vita”.