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Sulle nozze gay in Irlanda deciderà l’ALta Corte

La senatrice Zappone e sua moglie Ann si sono appellate all’Alta Corte perché decida sulla costituzionalità di vietare le nozze gay. Le associazioni liete della scelta.

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Un nuovo tentativo di abolire la legge che proibisce i matrimoni gay in Irlanda è stato intrapreso dalla coppia formata dalla senatrice Katherine Zappone e da Ann Louise Gilligan. Le due, che sono regolarmente sposate in Canada, chiedono dal 2004 che la loro unione venga riconosciuta anche in Irlanda come un matrionio vero e proprio. Com’è noto, infatti, l’Irlanda ha approvato una legge che istituisce le unioni civili per le coppie gay.

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La senatrice ha dichiarato: "E’ apparso chiaro che, anche se avessimo avuto successo nella causa intentata originariamente, le clausole del Civil Registration Act e del Civil Partnership Act sarebbero rimaste. Quindi è diventato imperativo accantonare l’appelo alla Corte Suprema e impegnarsi per impugnare la legge davanti all’Alta Corte". Tra le altre cose, l’Alta Corte dovrà esaminare se il Civil Registration Act del 2004 che definisce il matrimonio come l’unione tra un uomo e una donna, rispetta i principi di uguaglianza sanciti dalla Costituzione, ma dovrà esaminare anche il Civil Partnership Act.

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La presidente dell’associazione Marriage Equality, Moninne Griffith, ha fatto sapere di essere "felice della decisione presa dalla senatrice Zappone e dalla dottoressa Dr Gilligan".
"Le Civil Partnership sono state introdotte lo scorso anno – ha commentato Griffith -. Il sostegno dell’opinione pubblica è aumentato dal 56% del 2008 al 73% dell’inizio di quest’anno e il governo si è impegnato ad esaminare il problema dell’uguaglianza nel matrimonio durante la prossima Constitutional Convention".