Si aprono di nuovo le porte della prigione per Svastichella, l’uomo condannato in primo grado a sette anni per il ferimento di una coppia di gay all’uscita dal Gay Village quasi un anno fa.
Questa volta, a portare i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati ad arrestare Svastichella è stata una vicenda legata allo spaccio di droga. Insieme all’uomo reso noto dalla sua violenza omofoba, gli uomini dell’Arma hanno arrestato altre venti persone, componenti di diverse bande che rifornivano di droga le piazze di Tor bella Monaca, Laurentino 38 e altre zone periferiche della Capitale.
L’operazione "Matrix", nata nel 2008 e conclusasi oggi, è terminata con le accuse di associazione in traffico di stupefacenti e spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Sarebbe stato proprio Alessandro Sardelli, alias Svastichella, ad aprire le porte del canale per lo spaccio nella zona del Laurentino 38. Dall’indagine è emerso che l’organizzazione acquistava, una volta alla settimana, circa 1 kg di cocaina e dai 4 ai 5 kg di hashish che poi venivano commerciati al dettaglio. Il tipo di clientela alla quale si rivolgeva l’organizzazione era molto varia, secondo il Procuratore aggiunto Capaldo "sia l’hashish che la cocaina hanno diversi tipi di clienti perciò parliamo in questo caso di giovani o giovanissimi fino a professionisti".