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Tentazioni pericolose

A chi ci accusa di parlare di sesso con troppa leggerezza rispondiamo che non basta mettere in guardia i meno esperti: occorre prima di tutto che ognuno abbia cura di sé.

Al contrario di Flavio a me le inibizioni sono cresciute col tempo, ma ne sono in qualche modo soddisfatto! Se non altro sono un ostacolo al dilagante contagio di aids e compagnia bella… Immagino che questi articoli con velleità letterarie li possa leggere chiunque, anche ventenni assolutamente ignari dei danni che una frequente, disinibita attività sessuale può causare….

A me il sesso diverte, lo ammetto, che si tratti di farlo o di ricordare con tenerezza antiche marachelle, di ascoltare racconti altrui o guardare foto e filmini gay. Per non parlare dei porno etero, con quelle bionde paffute, (apparentemente) costrette da maschioni ai quali fingono di ribellarsi e da cui poi finiscono per essere… beh, li conoscete anche voi, no?

Qualcuno, tempo fa, scrisse che alla fine dei nostri giorni ci verranno in mente due cose: il sesso che saremo riusciti a fare e quello che non avremo fatto. Non so se sia vero – prometto di aggiornarvi non appena sarà giunto il mio momento – ma per me il sesso è anche leggerezza, è anche libertà. Se però la scorsa settimana ho raccontato una situazione (per me) piacevole e buffa, promettendo di completarla con un ‘tuffo nel torbido’, non posso adesso ignorare la preoccupazione del lettore di cui sopra.

Vorrei giustificarmi dicendo che non mi pare di aver mai celato certe controindicazioni. Devo anche ricordare che, per quanto non sia un medico, io potrei dare consigli fino a sfiatarmi ma dall’altra parte qualcuno dovrebbe avere la pazienza di ascoltarli. Perché è vero che bisogna informare i meno esperti, ma è altrettanto vero che sta a loro avere a cuore la propria salute.

Che i ventenni di oggi possano considerarsi ignari dei pericoli mi sembra opinabile. Gay.it si occupa da sempre di prevenzione, ha esperti che rispondono ai quesiti dei lettori, e non sono gli unici. Per quanto cattofascista si possa considerarlo, nel nostro Paese vi sono numerose associazioni nate per combattere l’Aids, che vanno nelle scuole a parlare di prevenzione, numeri verdi, siti, ecc. Nelle discoteche e perfino nei sex-club ci sono volantini e riviste a bizzeffe e preservativi ovunque, spesso gratuiti. Occorre però che le persone per prime badino a se stesse.

Certo, io parlo di sesso in modo scanzonato e sul nostro sito ci sono richiami agli istinti animaleschi. Ma ci sono anche, sparse ovunque, milioni di esche piccanti, se non esplicitamente porno (in alcuni casi addirittura con rapporti non protetti). Per questo è necessario che la coscienza di ognuno resti vigile. Non basta incoraggiare l’astinenza – come fa da tempo la mia anziana vicina di casa – o anche solo scoraggiare la promiscuità. La verità è che siamo noi a scegliere.

Mi perdonino i lettori più critici, ma la libertà è il bene più prezioso. Nessuno può obbligarci a fare sesso ma nessuno va ritenuto responsabile se scegliamo liberamente di farlo. Le informazioni a riguardo sono davvero alla portata di tutti: basta un attimo. E un briciolo di interesse. Altrimenti si rischia di fare come il ragazzo che giorni fa si è rivolto a me.

Lo avevo lasciato innamoratissimo di uno e praticamente casto e lo ritrovo appena uscito da un’orgia. Non si è fatto penetrare e nessuno gli ha confessato di avere gravi malattie, ma è preoccupatissimo. Eppure, nonostante i suoi principi, non ha saputo tirarsi indietro, salvo poi andare a lamentarsi sulle spalle altrui. È a ragazzi come lui che alludeva il signore di prima? Ragazzi che non rinunciano alle tentazioni, che non riescono ad essere coerenti con le proprie idee, ampiamente sbandierate, ragazzi che non si informano ma che poi se la fanno addosso?

Non voglio riaprire la polemica su quella che ho definito la "NO Sex Generation". Mi limito a ricordare che limitare il numero dei partner o selezionarli secondo categorie estetiche non è sufficiente, anzi è perfino fuorviante. Conta solo evitare comportamenti a rischio, come dice sul forum una persona che in passato si è divertita molto e ha pure contratto la sifilide a causa di scarsa attenzione e immaturità. Divertitevi e non createvi dei tabù assurdi, ma USATE SEMPRE LE PRECAUZIONI. Non si può mai sapere con chi si ha a che fare. Le cose fatele con sicurezza, ma Dio Santo, se ve la sentite FATELE!!!.

Flavio Mazzini, trentacinquenne giornalista, è autore di Quanti padri di famiglia (Castelvecchi, 2005), reportage sulla prostituzione maschile vista "dall’interno", e di E adesso chi lo dice a mamma? (Castelvecchi, 2006), sul coming out e sull’universo familiare di gay, lesbiche e trans.

Dal 1° gennaio 2006 tiene su Gay.it la rubrica Sesso.Per scrivere a Flavio Mazzini clicca qui

di Flavio Mazzini