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“The Boys”: l’arrivo degli anti – super eroi

Un gruppo di personaggi crudi e senza scrupoli decide di far fuori i super eroi, sempre così patinati e perfetti. Fin troppo. E non manca qualche scena di omoerotismo spinto, molto spinto.

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Quando, nei primi anni del 2000, l’opinione pubblica mondiale venne calamitata dal caso della coppia di supereroi gay formata da Apollo e Midnighter se ne interessarono persino i quotidiani italiani: era una novità troppo ghiotta per non parlarne (ovviamente a sproposito). Da allora a oggi di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, e a quanto pare l’omosessualità nel mondo dei supereroi è stata progressivamente sdoganata (basti pensare alla nuova Batwoman lesbica o alle coppie gay di superadolescenti Marvel), mentre i toni dei fumetti di supereroi si sono fatti sempre più cupi e realistici, perdendo quasi del tutto quella patina di ingenuità e innocenza a cui venivano tradizionalmente associati. Se da una parte i grandi editori (come la Marvel e la DC Comics) hanno ancora qualche tabù al riguardo, le loro sottoetichette e gli editori più indipendenti hanno iniziato a creare fumetti supereroistici sempre più spregiudicati e audaci, lasciando gli autori liberi di produrre serie che un paio di decenni fa sarebbero state inconcepibili.

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E’ un po’ il caso di Garth Ennis, uno dei più dissacranti scrittori degli ultimi anni, che dopo aver contribuito a creare il "caso" di Apollo e Midnighter (di cui è stato scrittore regolare), ha deciso che gay e omosessualità avrebbero fatto parte anche dell’universo narrativo della sua nuova serie “The Boys”, iniziata nel 2006 e tutt’ora in corso (con i disegni di Darick Robertson). Per prima cosa dovete scordarvi tutto quello che avete imparato ad aspettarvi da una serie sui supereroi, e soprattutto dovete scordarvi tutto quello che ha a che fare col politically correct: verrete proiettati da subito in un mondo crudissimo e sboccato, dove i supereroi rappresentano una minaccia incontrollabile e dietro ad una facciata impeccabile nascondono le più grette debolezze umane. In questo mondo i superpoteri derivano principalmente da una droga sintetica che si chiama blue, capace di alterare il Dna, ed è proprio grazie a questa droga che si è formato anche un gruppo di persone – i Boys, appunto – che alle dipendenze della Cia ha il compito di sorvegliare e tenere sotto controllo i supereroi, ricorrendo anche ai mezzi più scorretti (dal ricatto alla violenza fisica, arrivando all’omicidio, se necessario). Di questa squadra fuori dal comune fanno parte il cinico Billy Butcher, lo psicopatico Francese, l’inquietante Femmina, il rasserenante Latte Materno e l’ultimo arrivato Hugh Campbell (soprannominato Piccolo Hughie).

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Tutti hanno un motivo per avercela a morte con i supereroi in costume e con la loro ipocrisia, ma soprattutto hanno tutti una gran voglia di sistemarli come meritano. Il mondo di “The Boys è una straordinaria metafora del mondo in cui viviamo tutti noi: i supereroi sono delle celebrità coperte dai media e da forti interessi economici, che insabbiano i loro eccessi, la loro arroganza, le loro bassezze e le loro perversioni sessuali, per farli apparire sempre senza macchia e al di sopra di ogni sospetto. Vi ricorda qualcosa? In particolare cercano di coprirli quando sono omosessuali o bisessuali, oppure gli costruiscono un immagine gay friendly di comodo, quando in realtà sono omofobi della peggior specie. Per farvi un esempio un intero ciclo di storie di “The Boys” – il secondo – è tutto incentrato sull’omicidio di un giovane gay, in cui sembrano coinvolti proprio alcuni supereroi dalla doppia vita.

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“The Boys” è un fumetto per stomaci forti e non è un fumetto propriamente gay, ma è innegabile che i lettori omosessuali possono ritrovarsi nel mondo ipocrita e perbenista in cui si muovono i personaggi della serie: un mondo letteralmente strabordante di gay, lesbiche e bisessuali che si nascondono o vengono coperti per interesse, un mondo in cui tutti pensano al sesso anche se "ufficialmente" nessuno deve parlarne, un mondo in cui chi ha il potere e l’opinione pubblica dalla sua parte può fare quello che vuole – a discapito di chi non la pensa come lui – e restare impunito…Sempre che non intervengano i Boys, ovviamente. L’unica nota dolente è che alla fine della lettura ci si rende conto che, purtroppo, nel mondo reale non ci sono dei Boys capaci di contrastare e smascherare le ingiustizie che ci circondano. Peccato. I volumi che raccolgono la serie “The Boys” in Italia (per ora ne sono usciti due) sono pubblicati da Panini Comics e sono reperibili in fumetteria e nelle migliori librerie di varia.

di Valeriano Elfodiluce