King Cobra con James Franco e Ab Fab saranno presentati al 34° Torino Film Festival - torinofilmfestival 1 - Gay.it Archivio

King Cobra con James Franco e Ab Fab saranno presentati al 34° Torino Film Festival

Molti i titoli queer nella cinekermesse piemontese, in arrivo dal 18 a 26 novembre.

Si preannuncia decisamente queer la 34esima edizione del Torino Film Festival in programma dal 18 al 26 novembre nel capoluogo piemontese: nella sezione After Hours, la più eccentrica e meno allineata, vedremo l’attesissimo King Cobra di Justin Kelly sull’omicidio brutale del produttore Bryan Kocis dell’ormai defunta casa di produzione di porno gay Cobra Video specializzata in twink hardcore, responsabile del lancio della star a luci rosse Brent Corrigan (all’anagrafe Sean Paul Lockart). Cast da leccarsi i baffi con James Franco, Christian Slater, Alicia Silverstone e Molly Ringwald.

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In Festa Mobile, la sezione più spettacolare, troviamo un altro titolo molto atteso: Ab Fab – The Movie di Mandie Fletcher, trasposizione cinematografica dell’amatissima serie supercamp Ab Fab della BBC con le svalvolate Edina e Patsy (Jennifer Saunders e Joanna Lumley) questa volta alle prese con la sparizione della supermodella Kate Moss data per morta nelle acque del Tamigi dopo che Edina, durante un party top, l’ha per errore spinta giù. Molte guest stars del mondo della moda quali Lara Stone, Daisy Lowe, Alexa Chung e Stella McCartney.

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Non perdetevi poi il bizzarro Rester Vertical di Alain Guiraudie, immersione nel mondo della pastorizia di un regista in crisi d’ispirazione che scopre paternità e queerness rimossa di vecchi contadini e giovani virgulti (vanta la scena choc per eccellenza dell’ultimo Festival di Cannes: l’eutanasia di un anziano a colpi di sodomia in primo piano).

Tra i doc spicca Roberto Bolle – L’arte della danza di Francesca Pedroni sullo spettacolo che il ballerino superstar ha ideato, costruito e rielaborato nel corso degli anni, attraverso tre luoghi simbolo del nostro patrimonio culturale: Pompei, le Terme di Caracalla e l’Arena di Verona. Non solo bellezza e arte, ma anche il duro lavoro e la passione che occorrono per raggiungerli.

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Nella sezione più sperimentale, Onde, curata da Massimo Causo, troviamo la fantasticheria buñueliana portoghese O Ornitologo di Joao Pedro Rodrigues premiata a Locarno col riconoscimento per la migliore regia sull’esperto di uccelli Fernando (un sensualissimo Paul Hamy) che si perde tra le rapide del Douro mentre studia in solitaria le cicogne nere del nord del Portogallo e fa imprevedibili incontri quali due cinesi diaboliche perse sul Cammino di Compostela.

Da non perdere assolutamente l’omaggio dedicato al punk in cui spicca il visionario Jubilee, classico ultracult di Derek Jarman. Andate a vedere anche l’intenso vincitore della Queer Palm, l’emozionante doc Les vies de Thérèse di Sebastien Lifshitz, e i seguenti titoli annunciati come queer: Boi, song of a wanderer; Author: the JT Leroy Story; Diario Blu(e); Donna Haraway: Story Telling for Earthly Survival; We Make Couples.

Tra film non queer più attesi, il nuovo dramma di Clint Eastwood Sully, sul pilota di aereo Chesley Sullenberger, interpretato da Tom Hanks, che il 15 gennaio 2009 effettua un ammaraggio sul fiume Hudson dopo che uno stormo di uccelli causa il malfunzionamento di entrambi i motori del suo aereo, salvando la vita a 150 passeggeri e all’equipaggio.