Coppie di fatto riconosciute anche in tema di funerali, tombe di famiglia e assegnazione di case popolari. Succede a Torino, dove un Registro delle unioni Civili esiste già dal 2010, fortemente voluto dal sindaco Chiamparino. Ma c’era ancora qualche lacuna, colmata ora con un voto del consiglio comunale che corregge il tiro di alcuni regolamenti comunali che di fatto impedivano alle coppie di fatto di far valere il loro status anche in caso di morte di uno dei due o di assegnazione dell’alloggio comunale.
Adesso, nel capoluogo piemontese, anche il convivente potrà dare disposizioni sul rito funebre del proprio compagno o della propria compagna, cosa prima possibile solo dai familiari.
Inoltre, sarà possibile per chi dei due rimane invita, seppellire chi non c’è più nella propria tomba.
Per quanto riguarda le case popolari, poi, sebbene, come dichiara la vice sindaca Marta Levi, la legge regionale del Piemonte prevedesse già l’assegnazione a coppie in convivenza anagrafica, adesso anche in sede comunale sarà possibile vivere nello stesso alloggio di edilizia pubblica anche se al momento dell’assegnazione a uno dei due partner, la convivenza non era già in corso.
Il Comune di Torino, con questo voto, ha eliminato ogni forma di discriminazione nei confronti delle coppie conviventi che adesso hanno pari diritti di quelle sposate.