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TOSCANA PRIDE: ASSALTO A GROSSETO

Impossibile trovare una stanza in albergo in città. Aderiscono le associaizoni nazionali. Tante le iniziative. Ma anche alcuni episodi di intolleranza.

A due giorni dalla sfilata finale del Toscana Pride 2004, Grosseto è già invasa da turisti, attivisti, partecipanti. Impossibile trovare una stanza in albergo in città, a conferma che sostenere le iniziative della comunità glbt non può che giovare all’apertura e alla affluenza turistica. E mentre continuano a sbarcare nel capoluogo maremmano uomini e donne da tutta Italia e anche dall’estero, pronti a non farsi scappare le iniziative che anticipano la marcia di sabato, fioccano le adesioni eccellenti alla manifestazione nazionale dell’orgoglio gay, lesbico, bisessuale e transessuale.
Nei giorni scorsi era stato Antonio Di Pietro, in rappresentanza della lista da lui capeggiata insieme ad Achille Occhetto con cui si è presentato alle elezioni europee, a comunicare l’adesione al Pride, ma adesioni sono giunte tra le altre anche dalle sedi nazionali di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Verdi, radicali, Ds, e da Arci e Cgil.

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Ieri è stato il turno di Amnesty International, che da anni prende parte alle manifestazioni del movimento gay. L’organizzazione, da tempo impegnata nel documentare e combattere gravi violazioni dei diritti umani contro lesbiche, gay, bisessuali e transessuali, ha annunciato in quest’occasione una campagna per denunciare e contrastare la violenza omofobica in Giamaica. «Ogni giorno in Giamaica persone di orientamento sessuale diverso sono vittime di maltrattamenti, linciaggi pubblici, stupri e omicidi – ha spiegato Simona Rizzato del Coordinamento glbt di Amnesty Italia – La polizia non si preoccupa di proteggere gay, lesbiche, bisessuali e transessuali; anzi, spesso sono proprio gli agenti ad approvare o commettere queste azioni».
Per porre fine a questo clima di violenza e discriminazione in Giamaica, Amnesty International ha lanciato un appello al primo ministro P.J. Patterson esortandolo a dichiarare pubblicamente che la violenza e gli abusi nei confronti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali non saranno più tollerati, prendere urgenti e concreti provvedimenti per impedire violenze e discriminazioni, infine, avviare un nuovo dibattito in Parlamento per ottenere l’abrogazione della legislazione che criminalizza le relazioni sessuali tra adulti consenzienti dello stesso sesso. La ricorrenza del Pride in Toscana, insomma, come “occasione per ricordare che ancora oggi le relazioni omosessuali tra adulti consenzienti sono criminalizzate in oltre settanta Paesi e che la discriminazione contro persone di orientamento sessuale diverso è largamente diffusa in tutto il mondo”.

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Purtroppo l’omofobia non è presente solo nelle isole giamaicane, ma anche da noi: lo stesso portavoce del Toscana Pride 2004, Davide Buzzetti, è stato oggetto di episodi di intimidazione, regolarmente denunciati alla Questura: «Trattandosi di episodi oggettivamente non paragonabili a quelli, drammatici, cui fu sottoposto il portavoce del Bari Pride 2003, Michele Bellomo, preferisco non scendere nel dettaglio – dichiara Buzzetti – anche se confermo trattarsi di episodi affatto piacevoli, soprattutto perché rivolti contro la mia persona in modo intenzionale».
Buzzetti, che preferisce non rilasciare commenti per non sciupare l’atmosfera di festa con cui Grosseto si prepara a vivere il Pride, sottolinea che «il movimento gay non cadrà in provocazioni strumentali, né prima, né durante la manifestazione finale».
A proposito di omofobia. Pochi mesi fa, quando venne annunciata la manifestazione grossetana, il vicesindaco Agresti si affrettò a convocare una contromanifestazione di “normali” che avrebbe riaffermato i diritti della “famiglia naturale”. Fortunatamente, pare che nulla di tutto questo avverrà, e la Questura nega di essere a conoscenza di eventuali iniziative di protesta contro i gay e le lesbiche.

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D’altra parte, anche l’atteggiamento del Comune di Grosseto è stato decisamente collaborativo, soprattutto grazie al sindaco Antichi (foto), che prenderà parte in prima persona di una importante iniziativa, organizzata da GayLib, l’associazione di omosessuali liberali e di centrodestra, per sabato alle 10.30: nella Sala Consigliare del Municipio, Antichi con il deputato di Forza Italia Dario Rivolta, autore dell’unica proposta di legge sulle unioni gay presentata dal centrodestra, affronteranno insieme a Enrico Oliari, presidente di GayLib, il delicato tema dei rapporti tra Centrodestra e diritti dei gay.
A questo punto tutto è pronto per gli ultimi due giorni del Toscana Pride: domani, venerdì 18 giugno, alle ore 11, nella sala Eden del Bastione Garibaldi, dibattito su “Essere gay a Cuba” organizzato da Arcigay, mentre alle 18 Rifondazione Comunista ha organizzato una tavola rotonda su “Nozze spagnole. Dalla Toscana al modello Zapatero. Per un’Europa dei diritti“. A sera, spettacolo delle Spaventapassere e Platinette.
Sabato la giornata comincia alle 10 con la gita “FrocioEscursionistica” per la città di Grosseto, alle 10,30 il suddetto incontro nella sala del Comune, e a pomeriggio, a partire dalle 15.30, tutti pronti per la manifestazione finale, la prima che si svolga in Italia in una città con meno di centomila abitanti. E’ la rivincita della provincia!