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Trapani verso l’adozione del Registro delle Unioni Civili

Approvato all’unanimità un atto di indirizzo per l’istituzione del Registro. I dettagli.

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Il consiglio comunale di Trapani ha approvato all’unanimità un atto di indirizzo che punta all’istituzione del Registro delle Unioni civili nel capoluogo. A promuovere il documento, il consigliere Ninni Barbera di “Insieme per Trapani” che ha fatto sue le istanze della comunità lgbtqi trapanese. A ringraziarlo per l’impegno è soprattutto Leo Palazzolo Colonna che insieme al marito si è strenuamente battutto perché il Comune di Trapani si dotasse di questo strumento. “E’ un enorme atto di dignità per tutti – ha scritto Palazzolo sul proprio profilo Facebook -. Grazie davvero a tutti, ma in particolare a Ninni che ancora una volta ha dimostrato l’impegno costante nel servizio delle istituzioni”.

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Nell’atto di indirizzo si fa esplicito riferimento alle “nuove forme di famiglia” e, come specifica il Giornale di Sicilia, si definisce “unione civile il rapporto tra due persone maggiorenni, di sesso diverso o dello stesso sesso” e si prevede che l’amministrazione comunale si impegni ad “assicurare alle coppie unite civilmente l’accesso ai procedimenti, benefici e opportunità amministrativa alle medesime condizioni riconosciute dall’ordinamento alle coppie sposate e assimilate”. Al Registro saranno ammesse anche le coppie di stranieri non sposate, ma residenti sul territorio comunale.

La condizione per potersi iscrivere al Registro è convivere da almeno 18 mesi e non essere legati da parentela, “matrimonio, affinità, adozione, tutela”. Insomma, tutte le coppie, eterosessuali, omosessuali, di italiani, di stranieri o miste, che vogliono che la loro unione venga riconosciuta, potranno iscriversi al Registro.
Trapani, quindi, si appresta a diventare il sesto capoluogo siciliano a dotarsi del Registro delle Unioni Civili.