Tremate! Arriva l’horror gay!

Dopo ‘Buffy, l’Ammazzavampiri’, arriva il momento delle serie dell’orrore a sfondo gay. Dominano la scena alcune serie prodotte dal canale satellitare HERE! tra cui Dante’s Cove. Ecco alcune immagini.

Abituati come siamo agli stereotipi che vengono associati alla parola "gay", forse ci viene difficile pensare che la comunità gay possa esprimersi o sentirsi rappresentata da qualcosa di diverso dalla classica serata in un locale o dal corteo di un gay pride. Allo stesso modo può venirci difficile credere si possa parlare di gay attraverso chiavi di lettura diverse da quelle che ci aspettiamo, soprattutto per quel che riguarda il cinema, dove l’omosessualità è relegata da sempre fra il comico e il drammatico. Eppure, in contesti dove la cultura gay ha aquistato una sua autonomia intellettuale, sembra proprio che voglia esprimersi in modi che a noi italiani potrebbe sembrare perlomeno curioso. E’ un po’ il caso di quel fenomeno che da qualche anno si sta espandendo oltreoceano, e che ha preso il nome di Queer Horror. 

Gli esperti non sanno decidersi se si tratta di un sottogenere dell’horror o del cinema gay, o se è un fenomeno a parte, fatto sta che da qualche tempo i film horror-gay (e persino le serie televisive a tema) stanno diventando sempre più popolari. Attenzione però: non parliamo di film horror in cui la componente gay è sottointesa o marginale (quelli non sono mai mancati), ma proprio di film con protagonisti gay in contesti gay. Qualcuno vede i prodromi del fenomeno nel Rocky Horror Picture Show, altri addirittura nei primissimi film di vampiri (in cui una sorta di tensione omosessuale non mancava mai), altri ancora nell’emancipazione degli adolescenti gay degli anni 90 e nella nuova fascia di mercato che hanno creato.  Resta il fatto che il fenomeno è esploso negli ultimi anni, anche a seguito dell’accoglienza riservata agli horror che, volenti o nolenti, ammiccavano al pubblico gay (come quelli del regista David Decoteau, che infarcisce regolarmente i suoi B-movie horror di bei ragazzi in mutande). Il vero spartiacque, però, è stato il serial Buffy l’Ammazzavampiri, ricco di tematiche GLBT: i gay horror hanno avuto il loro exploit proprio dopo la conclusione di questa saga, e di certo non è un caso. Buffy è terminata nel 2003 e poco dopo è stato prodotto il primo vero gay horror: Hellbent, incentrato su di un maniaco omicida che approfittando di Halloween decapita i ragazzi gay di West Hollywood (tutti bellissimi e poco vestiti, ovviamente). Un traino a questo nuovo filone è stato sicuramente dato dalle serie prodotte dal canale satellitare HERE!: Dante’s Cove (incentrato su di un’isola colonizzata dal demoniaco culto di Treisom, nonchè da un impressionante numero di gay a dir poco appetitosi che vi si oppongono) e The Lair, che parla vampirismo presentandolo – finalmente –  in chiave esplicitamente gay. 

Evidentemente il filone sta aquisendo una crescente popolarità, se sono arrivati film come ‘Cthulu’, che l’anno scorso ha trasposto l’inquietante universo del famoso scrittore H.P.Lovecraft tramite le vicissitudini di un protagonista omosessuale. E’ interessante come nei gay-horror le situazioni diventino una metafora neanche tanto velata della condizione omosessuale, delle sue paure e delle sue ansie. Forse è anche per questo che il protagonista del nuovo film di Bruce Labruce, ‘Otto; or, Up with Dead People’, è un giovanissimo zombie gay che non ricorda perchè è morto, ma non può fare a meno di vagare alla ricerca del ragazzo che amava quando era in vita. Un giorno arriveranno anche i gay movie fantasy? Di fantascienza? Polizieschi? Avventurosi? E’ presto per dirlo, ma la speranza non muore mai.