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Treviso: arrestato rapinatore di gay

Rachid Nadi, marocchino di 29 anni, è stato arrestato con l’accusa di rapina ai danni di numerosi omosessuali che adescava nelle strade in prossimità della stazione ferroviaria.

TREVISO – Rachid Nadi, marocchino di 29 anni, è stato arrestato con l’accusa di rapina ai danni di numerosi omosessuali che adescava nelle strade in prossimità della stazione ferroviaria. Il sostituto procuratore Giuseppe Salvo, titolare dell’inchiesta, ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare; il giovane è comunque già rinchiuso nel carcere di Asti.

Il giovane incontrava le sue "vittime" nei luoghi di ritrovo più frequentati dai gay cittadini, per poi appartarsi con loro. A quel punto scattava la rapina. Tre i colpi attribuiti a Nadi anche se l’ordinanza è stata emessa soltanto per due fatti: il primo risalente al 29 luglio dello scorso anno e il secondo al 3 gennaio. Nel primo caso la vittima, F.Z., è stato derubata di circa 878 euro, 1 milione 700 mila lire: il marocchino, al termine della prestazione amorosa, ha colpito ripetutamente l’uomo con un’arma (un punteruolo oppure un taglierino) ferendolo in diverse parti del corpo. F.Z. ha cercato di difendersi, ma non è riuscito a impedire allo straniero di sottrargli il portafoglio.

Qualche mese più tardi, il 3 gennaio scorso, Nadi ha firmato il secondo colpo. A farne le spese, questa volta, è stato S.B.. Identico il copione: prima l’adescamento, poi l’incontro in un luogo appartato e infine la rapina. Il marocchino ha puntato un coltello a serramanico allo stomaco del suo partner costringendolo a consegnarli 200 euro, 400 mila lire.

C’è un terzo caso all’esame della Procura di Treviso, ma le indagini sono ancora in corso e pertanto non è stato fatto oggetto dell’ordinanza firmata dal pm Salvo.

Gli inquirenti ritengono comunque che le vittime del marocchino siano svariate e i colpi messi a segno assai più numerosi di quelli effettivamente denunciati.