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TURISMO GAY: VERSILIA AL TOP

Stagione 2005 a Torre del Lago e Viareggio: dalla Regione finanziamenti per attrarre clienti omosex; i giornalisti stranieri apprezzano e muovono critiche. Nascerà la ‘Sitges italiana’?

TORRE DEL LAGO – Al decremento degli arrivi di turisti dall’estero in Toscana si è deciso di reagire in modo nuovo e ancora inesplorato per l’Italia, ovvero cercando di inserirsi nel panorama delle destinazioni turistiche internazionali che ricercano attivamente e danno il benvenuto a gay, lesbiche e trans. Esempi a cui rifarsi non mancano: grandi città come Londra, Amsterdam, Zurigo, Miami e Sydney ben pubblicizzano attraverso i propri uffici di promozione turistica le loro attrattive per i turisti LGBT ma anche isole come Mykonos e Gran Canaria o la cittadina di Sitges a sud di Barcellona sono a pieno titolo “gay resorts” molto consolidate.

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Per sviluppare il settore la Regione Toscana ha recentemente stanziato 45.000 Euro che serviranno per la produzione di materiale pubblicitario vario, presenza su Internet, tour informativi e la promozione su riviste di settore, attraverso anche la presenza a fiere del turismo europee e nord americane. Lo stanziamento per tutto questo è dell’ordine dei 90.000 Euro visto che il Consorzio Friendly Versilia stesso mette a disposizione una cifra pari a quella messa a disposizione dalla Regione. Primo appuntamento è la partecipazione alla Fiera internazionale del turismo omosessuale a Lisbona, nel quale verrà presentato un video illustrativo sull’offerta turistica della zona.
Pendolari locali e arrivi via aereo

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La settimana del Mardi Gras, anche quest’anno contrassegnata dall’offerta di concerti e spettacoli di ottimo livello, è il momento di punta dell’estate ma a livello locale sono già molti i pendolari abituali, che nelle notti estive affollano i locali della marina. Per quanto riguarda i turisti esteri la forte espansione dei voli delle compagnie a basso costo come EasyJet e RyanAir all’aeroporto di Pisa ha facilitato enormemente il loro arrivo in zona e da parte del Consorzio Friendly Versilia ci sarebbe anche l’idea di dotarsi di un bus turistico per accompagnarli in Versilia e da qui eventualmente anche alle città d’arte della Toscana.

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Il giro d’affari è già dell’ordine di qualche milione di Euro sebbene questa estate, ci dice Christian Vanuxem, vice presidente del Consorzio, è stata un po’ d’assestamento: «Questo potrebbe essere un nuovo punto di partenza se tutte le parti coinvolte riflettono al fine di rendere tutto più funzionante». Vanuxem ha avuto anche il compito di accompagnare i giornalisti che dall’estero sono venuti questa estate a visitare la zona: «La maggior parte di loro ha avuto reazioni sorprese e molto positive, perché per loro era una novità assoluta, per di più all’aperto e in Italia. Hanno apprezzato moltissimo la spiaggia, sia quella attrezzata che quella libera, la pineta, hanno lodato l’offerta culturale che c’è nei dintorni, il mangiare, il paesaggio, le possibilità di shopping e le potenzialità di sviluppo. Certo ci sono state anche critiche sparse su questo o quell’aspetto, ma che possono essere utilizzate in modo positivo per migliorare: gli orari, chiusura troppo presto, la necessità di incrementare la varietà d’offerta di stili e musica tra i locali, in modo da poter accontentare varie fasce d’età, e alcune riserve relative alle difficoltà di spostamento. In generale comunque l’impressione generale è stata certamente più positiva che negativa».
Un turismo aperto a tutti, senza discriminazioni

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Ci sono strutture ricettive associate che vanno dai bed and breakfast ad un ventaglio di hotel della zona dalle quattro alle due stelle. Tutte strutture che evidentemente non hanno nessun tipo di pregiudizio verso nessuno. «Non facciamo distinzioni tra clienti – ha dichiarato al quotidiano Il Tirreno Sauro Bellotti, presidente dell’associazione degli albergatori – e soprattutto non ammettiamo discriminazioni sulla base degli orientamenti sessuali. Anzi, auspico che un sempre maggior numero di albergatori aderisca a questo progetto promozionale».

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Il Friendly Versilia è affiliato alla Confesercenti, il cui segretario Alessandro Cerrai ha spiegato: «Condividiamo gli obiettivi del Consorzio e speriamo che i finanziamenti ottenuti dalla Regione contribuiscano alla crescita non solo delle presenze turistiche ma anche del Mardi Gras. A nostro avviso fanno bene gli organizzatori a fare di questo evento non solo un momento di spettacolo e divertimento, ma anche di discussione e approfondimento, una sorta di meeting in contrapposizione a quello di Comunione e Liberazione, per far conoscere Viareggio e la Versilia a livello nazionale e internazionale».
Collaborazione con le istituzioni pubbliche

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Vista la coincidenza del periodo concorda totalmente Alessio De Giorgi, imprenditore coinvolto in prima persona come co-proprietario del Mama mia, che per primo ne ha parlato. «In questi giorni sui giornali stiamo leggendo quanto ormai la questione sia centrale anche per la campagna politica quindi credo che potrebbe essere un’idea sulla quale lavorare, senza però perdere la nostra identità ma certamente con la possibilità di farne un meeting con caratteristiche alternative. Per quanto riguarda la collaborazione con le istituzioni il Consorzio ci ha lavorato molto e conferma la grande apertura su certe questioni da parte della Regione Toscana, che ha valutato il progetto in maniera assolutamente asettica, paragonandolo a tutti gli altri, ha visto che c’erano delle caratteristiche d’innovazione molto forti e credo che sia per questo che abbia infine deciso di finanziarlo».
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