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Tv: Le Iene con i gay donatori di sangue

Stasera, 18 marzo alle 23 alle Iene su Italia 1 si indaga su questa ennesima discriminazione: vietare ai gay di donare sangue è illegale e scientificamente infondato

BOLOGNA – Alcuni centri trasfusionali italiani vietano illegalmente ai gay di donare il sangue. La denuncia è partita da Bari, dove ben tre ospedali non consentono alle persone omosessuali di diventare donatori. Ma anche in altre città come Pisa e Milano si registrano situazioni analoghe. A Milano, è il Centro trasfusionale dell’Ospedale Maggiore, diretto fino al 2001 da Girolamo Sirchia, oggi ministro della Salute, ad escludere dalla donazione gay e lesbiche.
Questa esclusione è illegale, in quanto con il decreto n. 78 del 26 gennaio 2001 (G.U. 3 aprile 2001), l’allora ministro della sanità, Umberto Veronesi, cancellò il divieto di donazione del sangue per le persone che avessero avuto rapporti omosessuali, non considerando questi di per sé a rischio di contagio.
Ciononostante il questionario da compilare per donare il sangue al Policlinico di Bari, e in altri due ospedali della città, il “Di Venere” e l’ospedale Pediatrico “Giovanni XXIII”, esclude espressamente chi abbia avuto rapporti omosessuali. Il centro trasfusionale dell’Ospedale Maggiore di Milano giustifica la propria scelta in base ad un documento del 1992 della Food and Drug Administration americana.
In base a questo documento un maschio che abbia avuto anche un solo rapporto omosessuale risalente, ad esempio, a cinque anni fa va escluso, mentre un maschio che fino ad un anno fa aveva rapporti sessuali frequenti con prostitute può donare sangue.
“La natura moralistica di questa discriminazione è evidente – commenta il responsabile salute di Arcigay, Paolo Ferigo – escludere i gay è illegale ma anche antiscientifico. Non si capisce perché avere rapporti omosessuali sia di per sé più a rischio che avere rapporti eterosessuali”.