All’indomani della firma del presidente Yoweri Museveni, che prevede la condanna all’ergastolo per le persone lgbt, un tabloid locale pubblica un elenco con 200 nomi di persone omosessuali accompagnati da qualche foto. Una sorta di lista di proscrizione a cui la stampa ugandese non è nuova. La lista è stata pubblicata in prima pagina con il titolo “Scoperti!”. L’elenco include attivisti in prima linea nella lotta per l’affermazione dei diritti, tra cui Pepe Julian Onziema e Frank Mugisha, di Sexual Minorities Uganda, ma anche un cantante hip hop e un prete cattolico. La pubblicazione avviene, tra l’altro, nel giorno in cui lo stesso Museveni definisce i gay “disgustosi” perché, ha detto il presidente durante un’intervista alla CNN, i comportamenti sessuali sono “una questione di scelta. Essere omosessuale è innaturale e non un diritto umano”.
Come si diceva, non è la prima volta che la stampa ugandese espone le persone omosessuali al pubblico ludibrio. Ebbe conseguenze tragiche il caso di Rolling Stone che pubblicò un elenco di 100 nomi e le foto di gay tra cui quello di David Kato Kisule che poco dopo venne brutalmente ucciso a martellate.
Esattamente come accade in Russia in queste settimane, l’emanazione di leggi che criminalizzano l’omosessualità alimenta e legittima la violenza nei confronti delle persone lgbt, sebbene queste norme non prevedano pene corporali.