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UGUALI SUL LAVORO

Dopo Genova, anche a Bari l’ufficio Cgil per l’assistenza ai gay sul lavoro. Perché non accada che gay, lesbiche o trans vengano licenziati o maltrattati. Aspettando la legge.

Apre in Puglia il primo Ufficio Nuovi Diritti della CGIL del meridione, con lo scopo di fornire assistenza anche e soprattutto ai lavoratori GLBT che subiscano discriminazioni per il loro orientamento sessuale o identità di genere. L’Ufficio sarà inaugurato a Bari il 6 aprile (via Zara, 12, ore 11.30) alla presenza di importanti esponenti del mondo del lavoro e del movimento omosessuale, come l’europarlamentare Vincenzo Lavarra, Paolo Nerozzi della segreteria nazionale CGIL, Sergio Lo Giudice e Franco Grillini, presidente e presidente onorario Arcigay, Maria Gigliola Toniollo dell’ Ufficio Nazionale CGIL Nuovi Diritti. Madrina d’eccezione dell’evento sarà la cantante Rettore.

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Lo sportello, che nasce grazie alla sottoscrizione di un’importante convenzione- protocollo d’intesa tra l’Arcigay "G. Forti" di Bari, la CGIL regionale e lo SPI CGIL Bari, si avvale soprattutto dell’esperienza nazionale di CGIL, che da anni ha costituito, proprio per dar voce a quanti non si sentivano pienamente rappresentati, l’Ufficio Nazionale Nuovi Diritti. Tra i suoi obiettivi, creare relazioni stabili per concorrere allo sviluppo culturale e sociale, alla partecipazione attiva delle cittadine e dei cittadini, alla battaglia contro stereotipi e pregiudizi, per il miglioramento della qualità della vita a partire dalla realtà lavorativa.

Nello Statuto Nazionale della CGIL, al primo articolo, si legge infatti che l’adesione all’organizzazione comporta "…piena eguaglianza di diritti e di doveri nel pieno rispetto dell’appartenenza a gruppi etnici, nazionalità, lingua, fedi religiose, d’orientamento sessuale, identità di genere, culture e formazioni politiche, diversità professionale, sociali e d’interessi, …".

Per la Regione Puglia l’Ufficio sarà, proprio per la mancanza di servizi e d’informazioni primarie e secondarie, sia un punto di riferimento per quanti volessero avvalersi del supporto di operatori qualificati, sia un punto di riferimento per l’avanzamento delle politiche sociali, atte a superare le discriminazioni e i pregiudizi, partendo non soltanto dalle espressioni discriminatorie che si verificano sui posti di lavoro.

In Italia, non tutte le regioni dispongono di un Ufficio analogo a quello che si inaugura a Bari: è già attivo l’Ufficio di Genova, trattative sono in corso per aprirne uno a Roma, mentre a Milano, così come in altre zone del paese, ci sono persone che fungono da riferimento per tutti i problemi legati all’inserimento dei lavoratori GLBT.

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Non esiste ancora in Italia una legge di piena attuazione della direttiva 2000/78/CE del Consiglio del 7 novembre 2000 che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia d’occupazione e di condizioni di lavoro che prevede il divieto di qualsiasi forma di discriminazione, diretta o indiretta, fondata sulla religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali. Gli stati membri sono tenuti a recepire le disposizioni della direttiva entro il 3 dicembre 2003. Un impegno comune affinché in Italia si arrivi a recepire la direttiva dell’Unione Europea, vedrà l’Ufficio Nuovi Diritti lavorare accanto tutte le realtà che volessero dar voce a questa necessità.

L’Ufficio Nuovi Diritti mette a disposizione l’esperienza dei suoi operatori e le proprie risorse strutturali, a quanti da anni operano nel sociale per combattere ogni tipo di discriminazione, lavorando unitariamente per creare una rete di servizi a disposizione di chi ogni giorno vive sulla propria pelle l’esperienza della diversità, un’esperienza che spesso significa discriminazione ed esclusione sociale a causa della mancanza di leggi che tutelino la persona nella sua individualità.