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UN ANNO IN SOLDONI

Una analisi del’anno finanziario che si sta per concludere: un andamento positivo che riservato a molti risparmiatori delle brillanti e gradite sorprese. Ma cosa ci aspetta per l’anno nuovo?

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LA LENTE DI INGRANDIMENTO
Volendo analizzare l’anno finanziario che si sta per concludere potremmo di certo affermare che il suo andamento è stato ampiamente positivo, ed ha riservato a molti risparmiatori (coraggiosi dopo lo “sboom” delle borse di qualche anno fa) delle brillanti e gradite sorprese in termini di performance dei mercati.
Detto questo cosa ci aspetterà nell’anno che si appresta a venire?
Beh, non è facile prevederlo, anche perché dopo due anni di crescita più o meno forte delle borse adesso ci si potrebbe attendere qualche piccola presa di beneficio da parte degli investitori.
Teniamo inoltre presente le incognite relative alle pressioni dell’inflazione (soprattutto per Usa ed Europa) ed i conseguenti, probabili nuovi aumenti dei tassi che potrebbero far tornare interessante il mercato dei bond quale temporaneo approdo dopo tanto proficuo navigare tra i titoli azionari.
E’ anche vero cha la liquidità rimane parecchia, e complice uno scenario macroeconomico sostanzialmente tranquillo dove si possono scorgere ancora segnali di crescita, le piazze azionarie potrebbero regalare ulteriori soddisfazioni.
A tirare i mercati dovrebbe essere ancora l’area asiatica ed in particolare nel Giappone si concentrano le attenzioni di moltissimi analisti, convinti che il paese del Sol Levante abbia definitivamente messo alle spalle gli anni più bui.
Qualche rischio sugli emergenti (hanno camminato davvero tanto), mentre l’Europa, seppur mostrando timidi segnali di ripresa, non dovrebbe esaltare più di tanto.
Incognita America, non brillantissima in questo 2005, ma pur sempre la prima economia del globo: il rialzo tassi operato dalla Fed sembra non smorzare troppo Wall Street.
Sul fronte valute continuiamo a vedere possibile un recupero del dollaro, giudicando l’investimento nel biglietto verde una buona opzione per diversificare i propri risparmi (tenere comunque sempre presente i rischi legati alle possibili oscillazioni dei cambi).
Il mercato obbligazionario attende ulteriori movimenti all’insù nel livello dei tassi, probabilmente più marcato negli Stati Uniti e in tono minore in Europa, ragion per cui potrebbe essere opportuno consolidare i guadagni (per coloro che ovviamente hanno investito con successo nelle lunghe scadenze), posizionandosi sul breve termine in attesa di un più chiaro quadro della situazione.
Infine, qualche parola la vogliamo spendere per le inchieste attualmente in corso a carico di alcuni protagonisti della finanza italiana.
Certi terremoti non fanno mai bene alla stabilità economica di un paese, ma preso ormai atto di ciò che purtroppo è avvenuto fino ad ora, non resta che augurarsi che almeno sopra queste macerie possa essere costruito un modello più pulito, efficiente e giusto, dove la fiducia dei cittadini e degli investitori non venga mai più tradita.
Buon Anno!
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di Sirio Belli