Secondo i risultati di una nuova ricerca statunitense, una iniezione fatta una volta al mese potrebbe sostituire le pillole quotidiane per coloro che assumono farmaci per la prevenzione dell’HIV come il Truvada. A riportare la notizia è l’agenzia di stampa francese France Presse secondo cui in uno degli studi condotti dall’US Center for Desease Control and Prevention, i ricercatori hanno iniettato a sei scimmie femmine mensilmente un medicinale sperimentale ad effetto retrovirale ritardato che si chiama GSK744. Ogni due settimane le scimmie venivano inseminate con sperma infetto per simulare un rapporto a rischio. Nessuna delle scimmie trattate con il GSK744 è risultata infetta alla fine dell’esperimento, mentre altre sei di un gruppo di controllo trattate con un placebo sono invece risultate contaminate da HIV.
Un altro gruppo di ricercatori dell’Aaron Diamond AIDS Research Center della Rockefeller University di New York ha ripetuto lo stesso esperimento su 15 scimmie trattandole con lo stesso farmaco, ma testando la trasmissione anale. I risultati sono stati identici.
Naturalmente, siamo ancora nel campo degli esperimenti e questi risultati vanno ulteriormente verificati, anche in termini di effetti collaterali, prima di potere essere immessi sul mercato, ma se i dati raccolti dai ricercatori venissero confermati, si tratterebbe di un importante passo avanti nella prevenzione.