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Un tribunale penale turco censura Grindr per “misura di protezione”

Sia l’applicazione che le pagine web del sito di incontri sono stati oscurati e sono inaccessibili agli utenti turchi. Il CEO: “La nostra comunità non deve essere zittita”

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Un tribunale penale di Instanbul ha deciso di censurare l’app di Grindr per gli utenti turchi. La ragione? Misure di protezione. L’app è bloccata e irraggiungibile da ieri. A denunciare l’accaduto è stata l’associazione lgbt turca KAOS GL secondo cui sia l’app che le pagine web del sito d’incontri sono ormai oscurate per gli utenti locali. Chi cerca di collegarsi al sito, invece di accedere alla home page si ritrova con un messaggio che avvisa dell’accaduto, ovvero dell’oscuramento per volere del tribunale.
Hayriye Kara, avvocato dell’associazione ha spiegato: “La decisione del tribunale non è pubblicata on line quindi non possiamo accedervi e non possiamo conoscere il dettaglio delle motivazioni che hanno indotto i giudici a prendere questo provvedimento”.

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“Siamo rimasti molto turbati nell’apprendere che il tribunale penale di Instanbul ha bloccato Grindr come misura di protezione – ha dichiarato il CEO e fondatore di Grindr, Joel Simkhai -. Grindr è stato creato per facilitare le connessioni tra gli uomini gay, specialmente nei paesi in cui la comunità lgbt viene oppressa. Speriamo che sia solo un provvedimento temporaneo e che venga ritirato presto perché la nostra comunità non deve essere zittita”.
Ömer Akpınar,un attivista turco per i diritti delle persone lgbt, ha aggiunto che “il governo turco, attraverso il Ministro della Famiglia e delle Politiche Sociali usa l’argomentazione della “famiglia tradizionale eterosessuale” come pretesto per reprimere i diritti delle persone lgbt. Questo provvedimento è parte di un trend più ampio che punta a bloccare la libertà di informazione dopo i fatti di Gezi Park”.