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UNA MIGLIORE TERAPIA HIV – 1

I farmaci assunti dalle persone sieropositive presentano spesso effetti collaterali anche gravi. In questa analisi in due parti, cerchiamo di capire come fare per evitarli.

Parte 1: Perché i medicinali hanno effetti collaterali?
I trattamenti per l’Hiv, come tutti i medicinali, presentano sia benefici che rischi. Così, anche se i trattamenti dell’Hiv sono responsabili di un sorprendente miglioramento nella salute e nel benessere delle persone sieropositive, permettendo loro di tornare a lavorare, studiare, insomma a una vita più attiva, essi però possono anche provocare effetti collaterali.
La buona notizia è che solo una minoranza delle persone che prendono una terapia contro l’Hiv sviluppano effetti collaterali abbastanza gravi da portare a una interruzione del trattamento. L’esperienza più comune riguarda alcuni effetti di minore gravità, che non comportano alcun danno durevole per la salute, ma anche questi inconvenienti possono risultare irritanti, e rovinare la qualità di vita quotidiana se persistono a lungo.

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Gli effetti collaterali si presentano perché i medicinali che assumiamo spesso non sono così specifici nel loro intervento come ci piacerebbe. Un medicinale può intervenire su un gran numero di processi fisici, alcuni dei quali sono voluti (gli effetti benefici del farmaco), e altri no (effetti indesiderati). Lo scopo della ricerca farmaceutica è di individuare un buon equilibrio tra rischi e benefici, in modo che i vantaggi di ogni singolo trattamento possano generalmente prevalere sugli svantaggi.
Come ci si può informare sugli effetti collaterali?
Prima che un medicinale ottenga la licenza, deve essere rigorosamente testato, e in questo processo di sviluppo si inizia a valutare precisamente la sicurezza di un farmaco. Durante questa sperimentazione iniziale, il nuovo farmaco viene assunto da forse alcune migliaia di persone, e mentre questo fornisce informazioni sugli effetti collaterali più comuni, alcuni problemi più rari potrebbero non apparire fino a che il medicinale non viene usato da un più largo numero di persone; e questo non avviene finché non è stato prescrivibile abbastanza a lungo.
Il bisogno urgente di trattamenti efficaci nei primi anni dell’epidemia di Hiv, ha fatto sì che le autorità adibite a concedere licenze per i medicinali individuassero delle “corsie preferenziali” per velocizzare l’approvazione di farmaci anti-Hiv. Anche se questa metodologia ha salvato innumerevoli vite, ha anche significato che alcuni effetti collaterali provocati da un utilizzo del farmaco per un lungo periodo non diventasse visibile se non dopo molti anni dalla sua approvazione. Questo è un dilemma connesso con molte condizioni sanitarie di lunga durata. La sfida per le persone sieropositive oggi sta nell’imparare a vivere con i trattamenti che non sono sempre facili da prendere a lungo andare.
Le persone che prendono medicinali attraverso l’adesione volontaria a sperimentazioni cliniche, sono sottoposte a un monitoraggio degli effetti collaterali durante la partecipazione. Quando gli organizzatori della sperimentazione riferiscono i risultati dello studio, includono informazioni sul tipo, gravità e frequenza degli effetti collaterali sperimentati dai volontari. Una volta che il medicinale ottiene la licenza, la sua sicurezza continua a essere scrutinata: per questo è importante che i pazienti informino il loro medico nel caso che il trattamento provochi qualsiasi effetto spiacevole.

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Come possono essere prevenuti gli effetti collaterali?
· I medicinali devono essere presi solo dalla persona alla quale sono stati prescritti.
· Gli effetti collaterali sono a volte causati da allergie. I medici devono informarsi sempre su eventuali precedenti reazioni allergiche prima di raccomandare uno specifico trattamento.
· L’interazione con altri trattamenti, incluse preparazioni erboristiche o farmaci acquistati senza prescrizione medica, sono un’altra causa dell’apparizione di effetti collaterali. I pazienti devono assicurarsi che il loro medico che li segue sull’infezione da Hiv sappia esattamente cosa stanno assumendo.
· Problemi di fegato o di reni possono aumentare il rischio di effetti collaterali alterando la velocità con cui le medicine passano attraverso il corpo. Questo può rendere sconsigliabile ad alcune persone di assumere un certo trattamento, o richiedere un aggiustamento della dose.
Prima di iniziare un qualsiasi trattamento, è importante che il paziente comprenda quali sono i possibili effetti collaterali, e che sappia cosa fare nel caso si presentino sintomi insoliti. E’ compito del medico spiegarglielo, e tutti i medicinali vengono forniti con un foglietto informativo al quale si può fare riferimento quando si è a casa, lontani dal medico. E’ bene ricordare che gli effetti collaterali dei farmaci più recenti, possono essere meno conosciuti di quelli che sono stati usati da un lungo periodo.
Cambiare trattamento per evitare certi effetti collaterali è un’opzione da prendere in considerazione. Le regole secondo cui utilizzare questa strategia sarà argomento del prossimo articolo sui trattamenti anti-Hiv, online a partire da sabato 26 luglio 2003

I consigli dati in questo sito sono guide generali che potrebbero non valere specificatamente nel tuo caso. Perciò, non devono sostituire una approfondita discussione con il tuo medico, che è l’unico in grado di consigliarti esattamente sulle scelte da fare.

di Gay.com UK