Unioni civili e stepchild adoption, escono nuovi sondaggi - sondaggio libero 2015 base 1 1 - Gay.it Archivio

Unioni civili e stepchild adoption, escono nuovi sondaggi

Sì alle unioni civili per la maggioranza degli italiani, ma contrarietà all’adozione

Unioni civili e stepchild adoption, escono nuovi sondaggi - renzi rtl base - Gay.it Archivio

Mentre si placa la polemica politica sull’incardinamento del ddl Cirinnà avvenuta ormai due settimane fa nell’aula del Senato, vengono via via pubblicati alcuni sondaggi su un tema che, per come è stato posto da chi è contrario ad ogni forma di riconoscimento, è sicuramente divisivo nell’opinione pubblica italiana. La questione è soprattutto quella relativa alla previsione della “stepchild adoption” nel ddl Cirinnà, su cui si è concentrato il fuoco di fila dei contrari alla legge e, purtroppo, anche di alcuni giornali progressisti: lo spettro dell’utero in affitto è stato più volte brandito non solo da Giovanardi, Alfano and co., ma anche da qualche senatore “malpancista” del Partito Democratico. Il tema è tutt’altro che secondario: nei giorni scorsi, alcuni quotidiani anche progressisti – tra cui Repubblica – avevano sostenuto che il premier Matteo Renzi sarebbe stato frenato sulle unioni civili e indotto a chiedere il voto segreto sulla stepchild adoption proprio da alcuni sondaggi realizzati nelle scorse settimane sull”adozione gay”. Ed infatti, su questo tema, i sondaggi che stanno uscendo rivelano che la vera e propria campagna di comunicazione realizzata dai detrattori della legge e, anche inconsapevolmente, aiutata da giornali e trasmissioni televisive progressiste, ha sortito i suoi effetti.

Unioni civili e stepchild adoption, escono nuovi sondaggi - sondaggio ipsos corriere - Gay.it Archivio

Avevamo già parlato del sondaggio realizzato ai primi di ottobre dall’istituto IPSOS per il Corriere della Sera, in cui emergava che il 50% degli italiani una famiglia è “qualunque coppia legata da affetto e che voglia vivere insieme”, contro il 27% che concedeva questo “titolo” unicamente a coppie eterosessuali sposate e il 22% solo a coppie eterosessuali, sposate e non, con percentuali che cambiavano radicalmente con la religiosità dell’intervistato (ad esempio, tra i fedeli assidui la prima percentuale scendeva al 32% mentre tra coloro che non assistono a cerimonie religiose saliva al 69%). Per il 52% degli intervistati l’Italia su questo ha una legislazione arretrata e, conseguentemente, il 37% si diceva favorevole al matrimonio gay, un altro 37% contrario al matrimonio gay ma favorevole alle unioni civili e il 22% contrario ad entrambe le soluzioni. Anche in questo caso, le percentuali variavano molto a seconda della religiosità degli intervistati: il 51% di coloro che non assistono a cerimonie religiose era favorevole al matrimonio gay, mentre questa percentuale crollava al 25% tra i fedeli assidui.

Unioni civili e stepchild adoption, escono nuovi sondaggi - sondaggio ballaro 2015 - Gay.it Archivio

Nei giorni scorsi, è stata la trasmissione televisiva Ballarò a commissionare all’istituto Euromedia Research un sondaggio sul tema. Ben il 57,5% degli intervistati si è detto favorevole alle unioni civili per le coppie omo- ed eterosessuali, mentre il 16% si è dichiarato favorevole alle unioni civili solo per le coppie eterosessuali ed infine il 5% solo per le coppie omosessuali. Solo l’11% si è dichiarato comunque contrario alle unioni civili. Ballarò ha poi affrontato la questione spinosa delle adozioni per le coppie omosessuali, anche se, come sappiamo bene, nel ddl Cirinnà questa non è prevista, mentre viene introdotta la cosiddetta “stepchild adoption”, che è cosa ben diversa. Lei sarebbe favorevole o contrario all’adozione per le coppie omosessuali, era la domanda. Favorevole si è dichiarato il 36,5% degli intervistati e contrario il 49,5%.

Unioni civili e stepchild adoption, escono nuovi sondaggi - sondaggio libero 2015 base - Gay.it Archivio

Infine, è di oggi l’ultimo sondaggio su questo tema. E’ stato realizzato per il quotidiano conservatore Libero dall’istituto Ferrari Nasi & Associati, lo stesso che nei mesi scorsi ne ha elaborati altri, sempre sul medesimo tema e sempre per il medesimo committente. Nell’ultimo realizzato, solo il 29% degli intervistati ritiene che “le coppie gay si dovrebbero poter sposare esattamente come le coppie uomo/donna e formare una famiglia, anche adottando bambini“, mentre per il 51% “le coppie gay dovrebbero al massimo potere avere alcuni diritti, come quello di scegliere le cure del partner, se questi sta molto male, o anche, se muore, di entrare nell`asse ereditario, come gli altri parenti, ma non essere considerati una famiglia”. Infine, per il 14% degli intervistati, “non bisogna concedere diritti particolari alle coppie gay”. In questo caso, essendo il committente un quotidiano conservatore, è evidente la strumentalità della domanda, ma in ogni caso non si può non constatare che la “pancia” degli italiani pare ancora non convinta sulla “stepchild adoption”.

Unioni civili e stepchild adoption, escono nuovi sondaggi - renato mannheimer - Gay.it Archivio

Infine, sul tema è intervenuto recentemente il sociologo e sondaggista Renato Mannheimer, volto televisivo molto noto. La maggioranza degli italiani, secondo il sondaggio da lui realizzato, dice sì alle unioni civili ma no al matrimonio gay. Per l’esperto, tra il 50 e il 60% degli italiani sono contrari alle nozze omosessuali, mentre tra il 40 e il 50% dicono no alle unioni civili. Tra i contrari c’è anche il 33% degli elettori del Pd, anche se le differenze principali riguardano le fasce d’età. Tra i giovani fino ai 24 anni il 66% è favorevole alle unioni civili, mentre tra gli over 65 il 75% è contrario. “Sulle unioni civili – ha dichiarato Mannheimer – c’è un atteggiamento molto più favorevole tra gli elettori del Pd, mentre quelli di Lega nord e Ncd sono molto contrari. La differenza maggiore non riguarda però gli elettori dei vari partiti, bensì le fasce d’età. Tra i giovani fino ai 24 anni il 66% è favorevole alle unioni civili, mentre tra gli over 65 il 75% è contrario. E anche nella fascia tra i 24 e i 35 anni c’è un elevato favore, e poi man mano più si invecchia e più si è contrari”. “È vero – ha concluso – che la maggioranza degli elettori Pd sono favorevoli alle unioni civili, ma non tutti: circa il 67% dice sì e il 33% no”

Per concludere, i sondaggi quindi rivelano tutti, più o meno, una decisa maggioranza degli italiani alle unioni civili e una progressivamente sempre meno marcata contrarietà al matrimonio gay (su cui però la maggioranza è ancora contraria). Ma quando si parla di bambini ed adozioni, le titubanze aumentano di non poco, probabilmente anche per come è stata posta la domanda nel sondaggio e per gli effetti della vera e propria campagna di comunicazione su unioni civili e stepchild da parte di chi è pregiudizialmente contrario ad entrambe.