Unioni civili: slitta a settembre l'arrivo in aula - cirinna marzo 1 - Gay.it Archivio

Unioni civili: slitta a settembre l’arrivo in aula

Impossibile arrivare in aula entro il 7 agosto. La discussione slitta a settembre.

Unioni civili: slitta a settembre l'arrivo in aula - cirinna emendamenti cut - Gay.it Archivio

Slitta a settembre la discussione in aula del DDL Cirinnà sulle unioni civili. Una tempistica, nonostante la calendarizzazione per la prima settimana di agosto, ampiamente prevista considerati i tempi di votazione degli emendamenti in commissione Giustizia e il ritardo con cui la relazione sui costi è arrivata dalla commissione Bilancio. A confermare lo slittamento è la stessa relatrice del testo. All’agenzia Il Velino, Monica Cirinnà ha spiegato che è “pronta a portare in Aula il provvedimento quando la capigruppo lo deciderà. Chiaramente non sarà la prossima settimana ma a settembre. La capigruppo stabilirà se arrivare in Aula con o senza relatore, ma l’importante sono i punti di fondo e un solido accordo nella maggioranza”.
Intanto, ieri la commissione Giustizia ha continuato a votare bocciando, grazie al voto di Pd e M5S, gli emendamenti che chiedevano l’abolizione del Titolo I, quello che di fatto istituisce le unioni civili. E continua l’ostruzionismo del centrodestra, specialmente di Ncd, contro cui si scaglia il capogruppo del Pd in commissione, Giuseppe Lumia.

Unioni civili: slitta a settembre l'arrivo in aula - giovanardi cirinna - Gay.it Archivio

“Abbiamo evitato i tentativi di sabotaggio del ddl, bocciando gli emendamenti che chiedevano lo stralcio o la soppressione del riconoscimento delle unioni civili – ha commentato -. Adesso ancora una volta la nostra proposta e’ aperta al dialogo. La società italiana ci chiede una legislazione specifica per le coppie omosessuali. Mi auguro che l’ostruzionismo ceda il passo al confronto per trovare finalmente una soluzione condivisa”.
Il rinvio a settembre della discussione in aula garantisce, comunque, che ai senatori arrivi il testo attualmente in commissione (e non anche tutti gli altri) e che la relatrice sia la senatrice Cirinnà, cosa che, forzando l’arrivo in aula entro il 7 agosto non sarebbe stata possibile.