Nonostante le promesse fatte in camapgna elettorale e ripetute dopo l’insediamento, l’abolizione del "Don’t ask, don’t tell" nell’esercito statunitense sembra un obiettivo ancora lontanto per l’amministrazine Obama. O almeno così la pensa il Segretario della Difesa (l’equivalente del nostro ministro) Robert Gates che in un’intervista rilasciata a Fox News ha risposto alle domande che gli venivano poste riguardo alle molteplici inisiative nate per contrastare l’odiosa norma militare, non ultime le neonate associazioni di gay e lesbiche in divisa.
Stando a quanto sostiene Gates è vero che è in corso un confronto tra la Casa Bianca, il Dipartimento della Difesa e lo stato maggiore unificato su come abrogare il Dadt, ma è anche vero che non sono stati fatti grandi passi avanti e che, considerata la crisi economica e i conflitti aperti in Medio Orienta, il governo ha "ha ben altre gatte da pelare", che tradotto significherebbe che non il Dadt non è una priorità e, almeno per il momento, può restare com’è.
Secondo le stime ufficiali i gay e le lesbiche presenti nelle forze dell’ordine di ogni genere negli USA ammonterebbero a 65.000.