Le vacanze volgono ormai al termine per molti di noi, ed il ritorno alle abitudini quotidiane comporta una serie di attente valutazioni per meglio affrontare l’approssimarsi della nuova stagione invernale.
In ambito finanziario, con le tasche certamente più vuote per le spese delle meritate ferie, è più che mai opportuno capire in che direzione si muovono i nostri bisogni, e quale sarà l’entità presunta delle nostre risorse per il futuro.
Occorre quindi rimescolare le carte degli investimenti per stare al passo coi mercati e garantirci, laddove possibile, un positivo equilibrio tra sicurezza e redditività.
Anche se le esigenze di ognuno di noi non possono essere ricondotte ad un unico modello (ogni allocazione del risparmio deve essere considerata alla stregua di un abito sartoriale, diverso quindi per tutti), cerchiamo però di darvi alcune indicazioni che a nostro giudizio possono essere seguite sia dall’investitore prudente sia dal più puro trader azionario.
Innanzitutto bisogna avere presente l’eventualità di possibili, ulteriori attentati terroristici e la salita del prezzo del greggio, due variabili che possono pesare parecchio sull’andamento dei mercati finanziari, e delle quali bisognerà tenere molto conto nella costruzione dell’asset allocation dei nostri risparmi.
In ogni caso il nostro suggerimento è di mantenere una certa esposizione azionaria (per i meno coraggiosi un 10/15%) in quanto la liquidità in circolazione è ancora molta, i bassi tassi di interesse scoraggiano forti investimenti in bond, e visto che stiamo assistendo ad una crescita economica globale (sebbene a macchia di leopardo).
Le aree da noi preferite sono ancora la Cina e l’Europa dell’Est, e suggeriamo invece cautela per gli Stati Uniti.
Per le modalità di investimento insistiamo fortemente sulla formula del PAC da privilegiare al PIC.
Per quanto riguarda il comparto obbligazionario dovrà essere usata molta cautela visti i rialzi dei tassi già in atto negli Usa e quelli possibili nell’area €uro, per cui è opportuno mantenersi neutrali, preferendo brevi/medie scadenze per il fisso (max tre anni) o titoli con rendimento variabile.
Per chi volesse investire in valuta consideriamo ancora vantaggioso il cambio €/$ in favore della moneta americana, in prospettiva futura di probabile riavvicinamento alla parità.
Anche in questo caso potrebbe essere valida la formula del piano finanziario tramite i piani d’accumulo, data l’incertezza riguardo ai tempi di un’eventuale ripresa.
Qualche rischio in più potrebbe comportare l’investimento in immobili, per i quali già da tempo si parla di un possibile “scoppio di bolla”, e che probabilmente hanno raggiunto i livelli massimi di valutazione in un contesto economico nazionale abbastanza negativo, ed in un mercato in via di saturazione (speriamo ovviamente che le nostre previsioni vengano disattese e che la situazione economica italiana migliori quanto prima).
Investire nel mattone conviene maggiormente a chi deve acquistare la prima casa (viste le molte agevolazioni ed il basso livello dei tassi dei mutui), ma rischia di diventare una difficile “immobilizzazione finanziaria” per chi decide di investire in chiave speculatoria.
Infine un consiglio per tutti: oggi più che mai rimane valido il concetto di diversificazione del portafoglio; una vecchia regola che non conosce tramonti.
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di Sirio Belli