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Vecchioni: “Lorenzin è ministro, non può fare disinformazione”

Francesca Vecchioni attacca la ministra della Salute: “I nostri figli non sono problemi”

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“Per un ministro della Repubblica le mie bambine, figlie mie e della mia ex compagna Alessandra, sono ‘problemi'”. Così, in una intervista rilasciata a Repubblica, Francesca Vecchioni risponde alla ministra Beatrice Lorenzin dopo il confronto televisivo nel salotto di Porta a Porta dello scorso mercoledì. “Vogliamo uno Stato liberale poi – aveva dichiarato la titolare del dicastero della Salute -, quando facciamo scelte non codificate dallo Stato, ci aspettiamo che questo ci risolva i problemi”. Ma le critiche sono anche rispetto alle dichiarazioni fatte dalla ministra rispetto alla letteratura psichiatrica che, secondo Lorenzin confermerebbe la teoria per cui un bambino sano cresce solo con una coppia di genitori eterosessuali.

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“Dice una falsità – afferma la figlia del cantautore Roberto Vecchioni, che insieme alla compagna è stata tra le prime coppie a iscriversi al Registro delle Unioni Civili di Milano -: per Vittorio Lingiardi, ordinario di Psicologia dinamica alla Sapienza di Roma e Roberto Cubelli, presidente dell’Associazione italiana di psicologia, le sue parole sono ‘infondate e foriere di pregiudizi, perché disconoscono quanto appurato dalla ricerca scientifica internazionale degli ultimi quarant’anni: i bambini cresciuti da genitori dello stesso sesso si sviluppano come quelli cresciuti da genitori eterosessuali’. Un ministro – continua Vecchioni – non può fare disinformazione”. Al giornalista che le chiede se creda si arrivi ad una legge sulle unioni civili, risponde: “In Italia si fanno le leggi ad personam ma non per tutelare i figli delle coppie gay, che sono tantissimi e continueranno ad esserci, con o senza leggi. Ma il diritto non può restare statico: deve accompagnare la società nelle sue trasformazioni”.